Le Forze tedesche
Sulla Winter Line,
a capo del XIV corpo d’armata corazzato vi era il Gen. F. von Senger und Etterlin
(succeduto ad Hube il 8 ottobre 1943), organico della X Armata del Gen. von
Vietinghoff.
Il XIV corpo
d’armata impiegava quattro divisioni permanentemente schierate per fronteggiare
le sette della Quinta Armata americana, ma manteneva tre divisioni mobili (la
29^, la 90^ Panzergrenadier e la “Hermann Göring”) in riserva di corpo
d’armata.
La divisione di fanteria costituiva il nerbo dell’esercito germanico
perché numerosa e ben armata era in grado di tenere il terreno, formata da tre
reggimenti granatieri (equivalenti a quelli analoghi americani e alla brigata
inglese). Ciascun reggimento era organizzato su tre battaglioni granatieri, con
vari reparti da
ricognizione, controcarro, trasmissioni e pionieri.
Il XIV Corpo
d’Armata era costituito dalle seguenti grandi unità:
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94^ Divisione di
fanteria con una forza combattente di circa 7.500 uomini, al comando del Generale
Pfeiffer, schierata all’estrema destra partendo dal Tirreno, doveva anche
difendere la costa dalla foce del fiume Garigliano fino a Terracina;
-
15^ Divisione
Panzer Grenadier (chiamata anche Siziliendivision e raccoglieva rincalzi malati
e feriti provenienti dal fronte tunisino) con una forza combattente di circa 6.500
uomini, al comando del Generale Eberhardt Rodt, che difendeva punti vitali sul
piano strategico, quali monte Faito e le pendici occidentali del massiccio del
Camino e quindi sul lato sinistro della 94^;
-
3^ Divisione
Panzer Grenadier, comandata dal generale prussiano Fritz-Hubert Gräser
(invalido), nell’area Monte Lungo-Monte Sammucro era considerata inaffidabile
perché composta da personale tendenzialmente dal carattere arrendevole, poi
sostituita dalla 29^ Divisione Panzer Grenadier con una forza combattente di
circa 7.500 uomini, ai comandi del Generale Walter Fries. La 29^ Divisione fu l’unità
più coinvolta da parte tedesca nella battaglia di San Pietro Infine. Essa
era composta da due reggimenti granatieri corazzati (15° e 71°) e da uno di
artiglieria (29°). La copertura da attacchi aerei era garantita da un gruppo
contraereo su otto cannoni da 88
mm . e circa 40 mitragliere Mauser da 20 mm . Considerata tra le
migliori divisioni tedesche del mediterraneo. Era, grazie al proprio simbolo,
detta anche “Falke Division”;
-
26^ Divisione
Panzer, comandata dal Generale Smilo von Luttwitz, inserita tra la 3^ e la 305^
Divisione. Sopraggiunse per rafforzare.
A parte deve essere menzionata la 305^
divisione di fanteria con una forza combattente di circa 6.700 uomini,
rinforzata con speciali truppe di montagna, comandata dal Generale Haug, che
copriva l’estrema sinistra del XIV Corpo d’Armata ovvero il settore montagnoso
a est dello spartiacque appenninico. Detta divisione costituiva un gruppo
indipendente (Gruppo Hauck) deputato a fronteggiare la 78^ divisione (Br).
a.
Considerazioni riepilogative
Una prima considerazione
è legata all’assoluta superiorità nello spazio aereo da parte della Tactical
Air Force americana che, tuttavia, nella battaglia esaminata non poté
costituire elemento di vantaggio a causa dell’inclemenza meteorologica del
periodo. L’ulteriore sostegno non “fruito” da parte degli alleati era quello
che sarebbe derivato dalla maggiore quantità, in termini di massa, rispetto ai
tedeschi i quali avevano poche risorse aeree.
Inoltre, benché la
composizione organica delle divisioni di fanteria tra i due schieramenti non
fosse molto dissimile i tedeschi dimostrarono di avere una capacità difensiva
formidabile anche alla luce della scarsa “meccanizzazione” delle proprie
divisioni mobili. Detto elemento unito a una migliore gestione del fattore
“terreno” montuoso pose i tedeschi su un piano superiore.
Infine
le dotazioni, in termini di armamento leggero, piuttosto equivalenti non
giocarono un ruolo realmente distintivo al contrario di quelle di artiglieria
pesante che vedevano una maggiore disponibilità di pezzi da parte delle truppe
germaniche.
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