Le forze e i mezzi
Prima di
approfondire più analiticamente la composizione delle unità coinvolte è utile
evidenziare alcune caratteristiche generali[i] delle
Forze e dei mezzi dell’epoca, sia degli alleati sia della controparte.
Le divisioni
americane di fanteria erano articolate su tre reggimenti che, a loro volta,
erano composti di tre battaglioni includendo una compagnia armi pesanti dotata
di pezzi anticarro e mitragliatrici pesanti, idonei per il fuoco contraereo. Una
divisione di allora contava circa 14.000 uomini e 2.100 veicoli, dotate di tre
batterie di medi calibri (12 obici da 155 mm .) e di tre Reggimenti di artiglieria leggera
(54 obici da 105 mm .).
Il supporto era garantito normalmente da un’unità di ricognizione, un
battaglione del genio e una compagnia comunicazioni. Inoltre, una
caratteristica di rilievo era che la divisione non aveva distaccamenti di sussistenza in organico.
Infine, all’interno dei comandi di reggimento vi erano unità dell’artiglieria.
Gli americani
assegnavano singoli battaglioni carri alle proprie divisioni di fanteria e in
base alle richieste che quest’ultime avanzavano. Fra le diverse tipologie vi
era la divisione aviotrasportata che, tuttavia, non fu impiegata nell’evento
esaminato per ragioni di “copertura” del cielo (ceiling).
In linea generale,
le divisioni tedesche potevano essere di tre categorie:
-
di
fanteria (denominate Grenadieren),
-
mobili
(dette Panzer Grenadieren);
-
corazzate
(dette Panzer).
All’interno di
ciascuna divisione vi erano, normalmente, degli appartenenti alle SS
selezionati per “purezza” politica e di razza.
Sulla Winter Line
vi erano divisioni di fanteria e di granatieri corazzati e sulla Gustav Line
paracadutisti e truppe alpine. La divisione di fanteria era l’unità principale
ed era formata da tre reggimenti granatieri. Ogni reggimento, a sua volta, era
costituito con tre battaglioni e diverse unità ausiliarie (ricognizione, pionieri,
trasmissioni, controcarro). Alcuni reggimenti erano dotati di reparti
Cacciatori che agivano come fanteria leggera. La grande Unità poteva disporre
anche di un reggimento artiglieria ippotrainata (con pezzi da 105 e 150 mm .). Da rilevare che con
i reparti ausiliari, complessivamente, le divisioni annoveravano circa 12.500
uomini, contando tra le loro fila anche reduci ex-prigionieri dei paesi dell’est
europeo[ii].
Le divisioni
Panzer Grenadieren erano costituite da due reggimenti motorizzati da un’unità
di ricognizione corazzata (battaglione carri), da cannoni d’assalto, da un
reggimento di artiglieria e da un reggimento anticarro. Complessivamente (con
le unità di comunicazione e genio) la divisione assommava a circa 14.000 uomini
e 3.500 veicoli (4.000 per le divisioni Panzer che avevano il carro armato come
arma principale). Le divisioni paracadutisti, infine, erano considerate l’élite
dell’esercito tedesco e non disponevano normalmente di carri propri.
Quindi, sia le
divisioni tedesche che quelle alleate, erano formate da tre reggimenti,
ciascuno dei quali comprendeva tre battaglioni di fanteria. Il discrimine era
il modo in cui era dato il supporto da parte delle unità corazzate e il
relativo grado di meccanizzazione. Le divisioni tedesche di fanteria (ad
eccezione di quelle Panzer Grenadieren e Panzer) trainavano con i cavalli (che
in tutto, tra ruolini e da sella, erano circa 4.000) sia i cannoni sia i
veicoli, mentre, i reparti americani erano poco someggiati e quindi inferiori
su terreni montuosi. In particolare, tra le divisioni di fanteria tedesche e
quelle alleate una diversità risiedeva nei pezzi di artiglieria aggiuntivi di
cui i primi potevano disporre: sei pezzi di accompagnamento da 75 mm . e due da 150 mm , più tre cannoni
anticarro mobili da 75 mm ..
Inoltre, i tedeschi disponevano, all’interno del battaglione di fanteria, di
una compagnia d’appoggio pesante dotata di mitragliatrici[iii] che
conferiva una maggiore flessibilità alle proprie truppe (potendo contare,
anche, sul trasporto a mezzo bicicletta, le quali assommavano, mediamente, a
circa 700 per divisione). In sostanza, ad alcuni comandanti erano assegnati dei
gruppi di combattimento che, modularmente e in funzione dello scenario, avevano
unità di fanteria, artiglieria e corazzate.
Le armi leggere
utilizzate dalla fanteria erano simili in termini di calibro e di capacità tra
tedeschi e alleati. Gli americani disponevano di mortai con calibri leggermente
superiori rispetto ai tedeschi (60
mm . contro 50
mm .). Uno degli elementi distintivi, a vantaggio degli
alleati, era il bazooka americano usato come arma anticarro, non posseduto da
tedeschi che invece usavano un fucilone anticarro o un lanciagranate senza
rinculo.
Occorre
evidenziare che, sebbene vi fosse nella zona d’interesse uno sbilanciamento
numerico a favore degli alleati, lo stesso Alexander avvertì che vi era anche
una capacità superiore da parte dei tedeschi di saper meglio sfruttare la
stagione invernale, di mettere a frutto la propria superiore capacità a operare
in zone montagnose nonché di saper più adeguatamente realizzare il complesso
della capacità difensiva.
[i] Estratte dall’Appendice B del .A.
Shepperd, La Campagna
d’Italia 1943-45, Edizione febbraio 1970, Garzanti.
[ii] Fabrizio Carloni, San Pietro
Infine, 8-17 dicembre 1943: la battaglia prima di cassino, Mursia, Milano 2003,
Capitolo 2.
[iii] G.A. Shepperd, La Campagna d’Italia
1943-45, Edizione febbraio 1970, Garzanti, Appendice B pag. 481.
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