Master di 1° Livello in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960

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Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944

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sabato 23 febbraio 2013

Firenze Onora il gen. Luigi Poli


Omaggio della Comunità Ebraica di Roma a Luigi Poli


Su iniziativa della Sezione di Roma, la Comunità Ebraica dell capitale ha deciso di piantare cinque alberi in onore di Luigi Poli per onorarne la memoria

venerdì 15 febbraio 2013

Di Paola esprime il suo cordoglio per la morte del presidente



(ASCA) - Roma, 13 feb -Il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, appresa la notizia della scomparsa del Generale di Corpo d'Armata Luigi Poli, ha espresso il suo cordoglio e quello del mondo della Difesa. 

''La scomparsa del Generale Poli - afferma una nota - rappresenta una grande perdita per la Difesa e per tutte le Forze Armate. Le sue opere di combattente, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Senatore della nostra Repubblica e Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti delle Forze Armate Regolari nella Guerra di Liberazione, hanno lasciato un segno profondo nella storia delle istituzioni del nostro Paese e, in tutti noi, il ricordo indelebile di un uomo che ha servito le Forze Armate ed il suo Paese con totale dedizione ed incondizionato attaccamento ai valori della Patria''.

Il Cordoglio del Sindaco di Roma per la morte del gen Luigi Poli


Roma, 13 feb. (Adnkronos) -
 "Desidero esprimere a nome mio e dell'intera citta' di Roma il profondo cordoglio per la scomparsa del generale Luigi Poli, presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione". E' quanto dichiara Gianni Alemanno, sindaco di Roma.
"Luigi Poli ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per tramandare la memoria dell'attivita' dei combattenti delle Forze Armate regolari nei drammatici anni della guerra di liberazione tra il 1943 e il 1945 - prosegue - Fu proprio grazie al sacrificio dei militari, e primo tra questi il vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D'Acquisto, che le istituzioni italiane, opponendosi al nazifascismo, decisero di voltare pagina, gettarono le basi della futura Italia libera e democratica".
"Il lavoro e l'instancabile impegno del generale Poli - conclude - sono stati veramente contagiosi soprattutto per i giovani i quali, grazie all'Associazione da lui presieduta, hanno potuto, scoprire e conoscere pagine memorabili scritte dalle nostre Forze Armate in uno dei momenti piu' bui e drammatici della storia nazionale".

giovedì 14 febbraio 2013

Mignano Montelungo Ricorda Luigi Poli






MIGNANO MONTELUNGO – Il generale di Corpo d’Armata e Senatore della Repubblica, Luigi Poli, presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), si è spento a Firenze all’età di 90 anni. La sua presenza l’8 dicembre di ogni anno presso il Sacrario Militare di Mignano Monte Lungo era una presenza costante anche quando l’età e gli acciacchi lo sconsigliavano di partecipare alla annuale commemorazione della battaglia di Monte Lungo, dalle cui balze i soldati italiani, al fianco degli alleati, iniziarono la riconquista del territorio nazionale inquadrati nel 1° Raggruppamento Motorizzato, prima unità regolare costituita dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943

Era presente anche lo scorso 8 dicembre 2012 insieme al Ministro della Difesa, Ammiraglio Gianpaolo Di Paola

Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, unitamente a tutte le forze politiche, hanno espresso profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la scomparsa del Generale Luigi Poli, già Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ed esemplare figura di fedele servitore delle Istituzioni e di guida illuminata. Luigi Poli ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per tramandare la memoria dell’attività dei combattenti delle Forze Armate regolari nei drammatici anni della guerra di liberazione tra l’8 settembre 1943 ed il 1945. 

Fu proprio grazie al sacrificio dei militari, e primo tra questi il vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, che le istituzioni italiane, opponendosi al nazifascismo, decisero di voltare pagina, gettarono le basi della futura Italia libera e democratica. 

Il lavoro e l’instancabile impegno del generale Poli sono stati veramente contagiosi soprattutto per i giovani i quali, grazie all’Associazione da lui presieduta, hanno potuto, scoprire e conoscere pagine memorabili scritte dalle nostre Forze Armate in uno dei momenti più bui e drammatici della storia nazionale.

 Capo di Stato Maggiore dell’Esercito dal 1985 al 1987, il Generale Poli entrò in Accademia nel 1942, dove, dopo aver frequentato il 1° anno dell’86° Corso dell’allora Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena, all’indomani degli avvenimenti dell’8 settembre del 1943, fu protagonista della Guerra di Liberazione. Nato a Torino il 24 agosto del 1923, il Generale Poli, nella sua lunga e prestigiosa carriera, ricoprì numerosi incarichi presso lo Stato Maggiore dell’Esercito e della Difesa. Dall’ottobre del 1969 all’ottobre del 1971 comandò il (ora disciolto) 6° reggimento artiglieria da montagna; dal 1973 al 1975, a Torino, fu a capo della Brigata Alpina Taurinense. Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito dal 1979 al 1980 e Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa dal 1980 al 1981. È stato Comandante del 4° Corpo d’Armata Alpino fino al 1984 prima di assumere l’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito che ricoprì da giugno 1985 a maggio 1987. Il Generale Poli improntò tutta la sua vita, professionale e privata, ai valori militari e allo spirito di servizio per il Paese. È stato Senatore della Repubblica nella X legislatura, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti delle Forze Armate regolari nella Guerra di Liberazione.  Nunzio De Pinto

L'Elba in lutto per la Morte del gen. Poli


Cordoglio della Comunità Ebraica per la morte del gen Poli




Messaggio di cordoglio del Presidente Napolitano per la scomparsa del gen. Luigi Poli

C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la triste notizia della
scomparsa del Generale Luigi Poli, ha inviato alla moglie il seguente messaggio:

"Ho appena appreso la triste notizia della scomparsa di suo marito,
 il Generale di Corpo d'Armata Luigi Poli, 
Senatore della Repubblica e Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al
Merito della Repubblica italiana.
 Giovane sottotenente, è stato testimone dei tragici eventi
dell'ultimo conflitto mondiale, partecipando con coraggio alla Guerra di Liberazione.
Straordinario esempio di generosa dedizione e di brillante professionalità, ha servito con
onore le Forze Armate ed il Paese,
 fino all'alta responsabilità della carica di Capo di Stato
Maggiore dell'Esercito. Il suo impegno nelle istituzioni è proseguito con incessante
passione quale membro del Senato della Repubblica e quindi quale Presidente
dell'Associazione Nazionale Combattenti delle Forze Armate regolari nella Guerra di
Liberazione. 
In questo momento di dolore, desidero esprimerLe la mia affettuosa
vicinanza".
Roma, 13 febbraio 2013

martedì 12 febbraio 2013

Il talismano non ha funzionato. Il Sen Gen. Luigi Poli è morto

Ieri avevamo messo uno spot in cui volevamo esorcizzare quello che temevamo. Purtroppo il talismano, questa volta, non ha funzionato

Oggi, nel pomeriggio, è arrivata la notizia che il Sen Gen. Luigi Poli non è più con noi.
Eravamo in costante contatto con Firenze per sapere Sue notizie.
Sono stati mesi  molto difficili, nel vedere il suo lento decadimento, che ci ha reso sempre più tristi.

A nome
 della Direzione della Rivista "Il Secondo Risorgimento", del Direttore Responsabile, Sergio Pivetta, del Vice Direttore, di tutti i collaboratori, e mio personale 
esprimo
 le più sentite condoglianze alla Signora Poli, a cui stiamo veramente ancora più vicino, e a tutta la famiglia Poli

Massimo Coltrinari, 
Direttore 

lunedì 11 febbraio 2013

Un talismano per il Presidente


Le notizie da Firenze sulle condizioni di salute del gen. Luigi Poli non sono buone. Intervallando momenti di serenità e di lucidità a periodi di crisi, si è arrivati fino ad oggi. Ogni volta che si apprende del ricovero in pronto soccorso si fanno voti affinchè anche questa crisi possa essere superata senza danni ulteriori. L'ultima volta, tre settimane fa, ci siamo veramente allarmati temendo il peggio. Nel conversare qui a Roma con Alberto, Luigi, Agostina, Federico, Rolando, Osvaldo, Matteo, Stefano, chi più chi meno nell'orbita della Rivista, abbiamo esorcizzato il peggio o con i ricordi o con qualche iniziativa scaramantica. L'ultima è risulta efficace. Abbiamo avuto una idea. In breve si tratta di dedicare al gen. Luigi Poli un numero speciale di "II Risorgmento" in cui si sottolinei la sua grande attività di diffusione e creatore di cultura, sostenendo sempre ogni iniziativa che mostrava spessore culturale. Inoltre, nelle tristi e squallide vicende di questi giorni, il grande apporto e sostegno dato a quella unica e specifica tradizione che i Militari hanno: il Calendario di Corpo. Era un grande piacere impostare l'anno prima i lineamenti dell'anno successivo, che poi si traduceva in ricerche iconografiche, testi e sintesi veramente degne di rilievo, che poi davano anche il via a ricerche anche di interesse specifico, come quella sul Corpo Ausiliario Femminile (CAF) che ebbe vita dal 1944 al 1947 nell'Esercito Italiano, vero "unicum" della Guerra di Liberazione


Quest'anno il calendario non c'è, e oltre al dispiacere di vedere la serie interrotta, vi sono anche gli strascichi tristi che fanno aumentare la nostalgia di un tempo che fu, in cui pensiero ed azione generavano armonia e ti sentivi veramente Militare, interpretando quello che era il filo conduttore di chi era più "Anziano". Non facevi un caledario, come fanno i civiliper pubblicizzare questo o quello, facevi il "calendario di corpo". Ed ecco il talismano.
L'idea di pubblicare le copertine ed i sommari di II Risorgimento ( sono oltre 40 numeri dal 2001, )ed i Calendari, dal 2001 al 2012, che sono altre 20 con gli indirizzi ai soci con la prestigiosa firma del "Presidente", e quella data " Montelungo, 8 Dicembre..........", significativa.  Le altre 20 pagine le copertine dei Convegni  Roma e di Firenze. Un quadro che crediamo degno di nota. Rimangono tre o quattro pagine, che lasciamo lì, pronte ad essere riempite per seguire direttive di chi è lontano da questo spirito, da questo vivere "Militare", da questa meravigliosa avventura culturale mille miglia. Per poi portare il tutto a Firenze e riuscire a strappare un sorriso al "Presidente"
Questo progetto, varie volte accennato negli scorsi anni di riunire in un unico volume o rivista tutto il lavoro di oltre dieci anni, ed anche quello di pubblicare gli indici della rivista dalla sua nascita nel 1964, ha sempre trovato entusiasta il Presidente. Nel 1999 iniziammo, poi non si ebbe la capacità e le energie per continuare.
Ebbene lo prospettammo come talismano, come si diceva, questa idea nell'ultima crisi e questa fu superata. Ora che viviamo ore di apprensione, quasi appesi ad un filo, la riformuliamo, nella speranza che tutto si rinnovi nella realtà come tre settimane fa.
 Un talismano, per augurarci a tutti un pò di fortuna: al nostro Presidente che superi la crisi a noi, che allontani quella cupa aria da medioevo prossimo venturo in cui  da vari mesi a questa parte, senza di Lui, siamo ammorbati ed avvolti.
Forza, Presidente!














sabato 9 febbraio 2013

Lo sbarco ad Anzio. 69° Anniversario. Un convegno dedicato agli Italiani

Sabato 26 gennaio, nel quadro delle manifestazioni che il Comune di Anzio ha organizzato per ricordare il 69° anniversario dello sbarco, avvenuto all'alba del 22 gennaio 1944, si è tenuto un Convegno  dedicato alla partecipazione degli Italiani a quelle operazioni. 
(Il programma è stato pubblicato in www.corpoitalianodiliberazione.blogspot.com)
Il Convegno proposto da Patrizio Colantuono, direttore del Museo dello Sbarco, che ha svolto la relazione introduttiva ha visto la partecipazione del Direttore della Rivista "Il II Risorgimento d'Italia", gen. Massimo Coltrinari, che ha parlato degli aspetti generali delle origini dello sbarco con un ampia sintesi delle ricerche in corso sui motivi che hanno indotto il Governo d'allora ad entrare in guerra e le correlazioni inerenti, formulando una nuova ipotesi dei motivi che hanno indotto gli Alleati a impegnare compagnia di carabinieri reali nella testa di ponte

Il Sindaco di Anzio, la dott. Bonacini, il gen. Marsibilio ed il gen. Spagnoli

Il gen. Marsibilio, vice presidente della Costituenda Sezione Studenti e Cultori della materia della ANC, ha svolto la sua relazione incentrata sulla presenza dei soldati italiani sulla testa di ponte e il loro signicato (in un prossimo post sarà pubblicata), mentre il gen. Goffredo Mancinelli, socio della predetta Costituenda Sezione Studenti e Cultori, ha inviato lo scritto della sua relazione che trattava il ruolo dell'Agente Tompkins dell'OSS a Roma e le sue informazioni, passate al G2 del VI Corpo USA, che hanno salvato la testa di Ponte. Tompkins era forsennatamente cercato da Klapper e Priebke a Roma, e per salvare l'agente americano si sono sacrificati i partigiani italiani di Bandiera Rossa

Il Direttore del Musoe dello Sbarco, Patrizio Colantuono, con intervenuti al convegno

La discussione che è seguita è stata molto interessante, e nelle sue conclusioni il Sindaco di Anzio, nell'apprezzare la collaborazione che va avanti dal 1996 tra Anzio e la Rivista "Il Secondo Risorgimento", ha auspicato un ulteriore impegno in vista del prossimo anniversario, formulando auguri per la salute del Sen. Luigi Poli, a cui si sono uniti gli astanti.
Presente anche il Generale Comandante la Brigata RISTA, che ha il suo Comando ad Anzio e rappresentanti dei Comandi della Guardia di Finanza di Anzio.
(segue)


Nei prossimi post, si pubblicheranno le foto dell'evento,  sottolinea la riuscita del Convegno, il 9° della serie.








martedì 5 febbraio 2013

Marika Venezia testimone dell'Olocausto alla "Colomba Antonietti"

 
Marika Venezia mentre parla ai ragazzi

Il Giorno 29 Gennaio La Scuola "Colomba Antonietti" ha celebrato la Giornata della memoria, dedicando una mattinata alla presentazione e alla illustrazione della figura di Scholm Venezia, un italiano ebreo di Salonicco, arrestato dai tedeschi nel 1944 ad Atene e poi deportato ad Auswichz

E' stata chiama ad illustrae questa figura estremamente significativa la Moglie Marika, che con parole pacate e serene a descritto la sua odissea di sopravissuto al campo di sterminio


I Ragazzi della "Colombo Antonietti" riserbano un grato ricordo a Scholmo Venezia in quanto nel 2003 ha organizzato per loro un viaggio della Memoria ad Auschwitz, con il patrocinio del Comune di Roma e dell'allora sindaco Veltroni. Il film di quel viaggio è stato proiettato, 


Vari gruppi di ragazzi e ragazze hanno poi letto brani dal suo libro "Sonderkommando", in cui la tragedia dell'Olocausto è rivissuta nei suoi più chiari particolari.



I brani letti dal volume della testimonianza di Venezia rappresentano la più viva testimonianza di che cosa fosse l'aberrazione nazista della eliminazione di esseri umani. Infatti venezia era addetto al triste lavoro di operare nei forni crematori ed aprire le camere a gas, dopo che le persone erano state uccise.



La Giornata della memoria non deve essere solo un momento celebrativo, ma anche un momento educativo e didattico. I Ragazzi, grazie al Progetto Storia in Laboratorio, ora sono impegnati alla rielaborazione personale di quella giornata con le loro impressioni e commenti. I loro scritti, come da tradizione che dura dal 2006, saranno pubblicati nella Rivista "Secondo Risorgimento" nella rubrica "Storia in Laboratorio a cura delle proff. Daniela Bravi e Maria Teresa Laudenzi.

(chi non desidera ricevere questo spot è pregato di comunicarlo alla e-mail risorgimento23@libero.it)