Master di 1° Livello in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960

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Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944

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lunedì 30 settembre 2019

Battaglia di San Pietro Infine 7-21 dicembre 1943


La Campagna d’Italia: l’attacco del II Corpo USA alla stretta di Mignano. 

La 36^ Divisione “Texas”: la Battaglia per la conquista 
di San Pietro Infine 7-21 dicembre 1943



Nell’autunno del 1943, gli alleati disponevano in Italia di due armate, la 5^ americana sotto il comando del Gen. Mark W. Cark e l'8^ britannica sotto il comando del Gen. Montgomery, che fronteggiavano la 10^ Armata tedesca.
Alla fine di ottobre la situazione poteva essere riassunta nel modo seguente: undici divisioni alleate stavano attaccando nove divisioni tedesche in un paese che offriva ai difensori ogni vantaggio, anche alla luce dell’approssimarsi della stagione invernale che avrebbe reso ancor più difficili le operazioni aeree alleate. Inoltre, il nemico aveva ben otto divisioni presenti nella parte settentrionale dell’Italia, pronte a sostituire le stanche divisioni impegnate nella parte meridionale. I comandanti alleati stimavano che il loro compito principale fosse quello di distogliere le divisioni tedesche dal fronte russo e dal settore dell’Europa Occidentale. Gli attacchi degli alleati dovevano dipendere dalla fanteria, dall’artiglieria e dal genio, ma c’era assoluto bisogno di una schiacciante superiorità per annullare i vantaggi difensivi dei tedeschi. Le valutazioni più ottimistiche non assegnavano la parità in campo prima della fine di gennaio ma, nonostante ciò, i comandanti alleati elaborarono una serie di piani offensivi intesi a conquistare Roma per Natale.
Al II Corpo d’Armata statunitense era stato assegnato il compito di lanciare l’offensiva terrestre con lo scopo di sfondare la linea difensiva tedesca posta in posizione avanzata, la “Winter Line”, linea “Bernhard” per i tedeschi. L’area di operazioni seguiva la direttrice di attacco lungo strada n. 6 Casilina che percorreva la stretta di Mignano. Gli avvenimenti bellici portarono alla conquista dell’abitato di S. Pietro Infine, da parte della 36^ Divisione “Texas” comandata dal Generale Fred L. Walker, il 17 dicembre 1943. La conseguente ritirata dei tedeschi verso la linea difensiva Gustav pose le premesse per il raggiungimento della Valle del Liri e quindi per l’apertura della strada per Roma da sud est.
Nelle operazioni offensive terrestri da parte della 36^ Divisione ebbero un ruolo decisivo le condizioni del territorio e l’abilità dei tedeschi a sfruttarle a proprio favore in combattimenti d’arresto di fanteria, supportati da un forte spirito combattivo e dal morale saldo. In corrispondenza della stretta di Mignano, la Casilina percorreva una valle larga poco più di un chilometro tra le quote dominanti dei monti circostanti, con numerose pendici e alture difese dai tedeschi e con l’abitato di S. Pietro Infine posto a nord in posizione dominante. L’utilizzo di carri a sostegno dei combattimenti di fanteria si rivelò impraticabile per la conformazione dell’abitato. Nonostante la superiorità degli alleati in mezzi meccanizzati e corazzati, quasi tutto il peso dei combattimenti fu sopportato dalla fanteria, impegnata in ripetuti e costosi assalti frontali su un terreno che favoriva pesantemente i difensori. Gli insuccessi iniziali indussero i comandanti alleati a cercare linee di attacco meno evidenti. Con la conquista del Monte Lungo e del Monte Sammucro, i tedeschi dovettero ritirarsi per prevenire l’aggiramento, pur avendo difeso S. Pietro Infine con successo, fino a quel momento, impegnando in combattimento gli attaccanti al limite delle loro risorse fisiche e morali. Il Maresciallo Kesselring, comandante in capo della Wermacht sul fronte meridionale, aveva tenacemente insistito sulla possibilità di tenere una linea di difesa a sud di Roma. Dopo avere bloccato gli attacchi della 5^ Armata nel mese di novembre, con la difesa di S. Pietro Infine i tedeschi riuscirono a fermare l’avanzata sulla Winter Line fino a metà gennaio ‘44, oltre ogni previsione, senza concedere agli alleati di sferrare un colpo decisivo che ne determinasse il crollo.
La battaglia di San Pietro Infine costò molto cara: circa centotrenta dei suoi abitanti persero la vita durante i combattimenti, mentre il calcolo delle perdite subite dalla 36^ Divisione “Texas” ammontò a circa mille uomini tra morti, feriti e dispersi. Impossibile ancora oggi stabilire una stima precisa delle perdite tedesche.


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