Master di 1° Livello in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960

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Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944

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mercoledì 25 settembre 2019

Battaglia di San Pietro infine 7 -21 dicembre 1944 La Situazione Generale


Le dottrine operative


Come sopra evidenziato, il 1943 fu caratterizzato da una serie di importanti e delicate conferenze interalleate, la prima delle quali si tenne a Casablanca, tra Churchill e Roosevelt, e fece emergere la questione del “secondo fronte” che dominò i rapporti tra gli alleati fino alla conclusione del conflitto. Gli americani, infatti, erano favorevoli a concentrare lo sforzo militare in uno sbarco sulle coste della Francia per aprire un nuovo fronte contro la Germania. Churchill credeva fosse meglio uno sbarco nei Balcani, in modo tale da impedire che le truppe sovietiche si impadronissero di quell’area.
Nel maggio 1943, durante la conferenza “Trident”, fu deciso lo “sbarco in Italia”, considerato come un fronte di secondaria importanza rispetto a quello francese o dei Balcani, una soluzione di compromesso imposta dalle circostanze, ma che non corrispondeva a uguali visioni strategico-politiche degli USA, dell’Inghilterra e dell’URSS. Infatti, sebbene i britannici avessero accettato il criterio americano di considerare l’operazione “Overlord”[i] come la più importante del 1944, con il passar del tempo emersero, da parte americana, alcuni sospetti accusando gli stessi inglesi di interessarsi molto alla situazione del Mediterraneo.
La terza importante conferenza alleata fu la “Quadrant”, in cui gli inglesi evidenziarono l’importanza di tre condizioni[ii] da soddisfare prima di iniziare l’operazione “Overlord”:
-  era necessario ridurre drasticamente la forza degli aerei da caccia tedeschi;
-  i tedeschi non dovevano essere presenti in Francia e Paesi Bassi con più di dodici divisioni mobili;
-  bisognava risolvere il problema dei rifornimenti su spiagge in presenza di maree.
Le prime due condizioni potevano essere conseguite solo attraverso l’approntamento di operazioni nel Mediterraneo.
Gli americani, a loro volta, pur non condividendo quanto evidenziato dai britannici, acconsentirono a ridurre in una certa misura il grado di priorità assegnato a “Overlord”.
Dopo la conferenza “Quadrant”, Eisenhower ricevette tre compiti per le forze alleate:
-  eliminare l’Italia dal conflitto;
-  occupare la Sardegna e la Corsica;
-  mantenere una pressione ininterrotta sui tedeschi per creare le condizioni richieste da “Overlord” e attuare un’eventuale penetrazione delle forze alleate nella Francia meridionale.
Il 21 settembre 1943 fu emanata la prima direttiva per lo sviluppo della campagna d’Italia, a opera del generale Alexander, capo del corpo di spedizione alleato, che prevedeva quattro fasi molto vaste[iii]:
-  il consolidamento della breccia da Salerno a Bari;
-  la conquista del porto di Napoli e degli aeroporti di Foggia;
-  la conquista di Roma, dei suoi aeroporti e del nodo stradale e ferroviario di Terni;
-  l’occupazione del porto di Livorno e dei centri di comunicazione di Firenze ed Arezzo.
Alla fine di ottobre la situazione poteva essere riassunta nel modo seguente: undici divisioni alleate stavano attaccando nove



[i]   Nome in codice dell’operazione “sbarco in Normandia”.
[ii] W. G. F. Jackson, La battaglia d’Italia, Baldini & Castaldi – Milano, pag 152.
[iii] W. G. F. Jackson, La battaglia d’Italia, Baldini & Castaldi – Milano, pag 154.

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