Master di 1° Livello in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960

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Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944

Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944
Società Editrice Nuova Cultura, Roma 2014, 350 pagine euro 25. Per ordini: ordini@nuovacultora.it. Per informazioni:cervinocause@libero.it oppure cliccare sulla foto

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giovedì 12 marzo 2020

La Campagna di Sicilia La Battaglia del Ponte di Primosole. Avvenimenti 15 - 16 - 17 luglio 1943


(a)     15 luglio
-     Operazioni terrestri
Alle 7.30 cominciò nuovamente la battaglia per la conquista del ponte con l’appoggio del 24° e 98° reggimento di artiglieria da campagna inglese che cominciarono a sparare sulle posizioni tedesche.
Trenta minuti dopo ebbe inizio l’attacco inglese, con l’avanzata lungo la strada 114 delle prime truppe del 9° reggimento di fanteria leggera “Durham” appoggiate dai carri Sherman del 44° reggimento carri.
Gli uomini del 9° reggimento di fanteria vennero falciati dal fuoco delle mitragliatrici tedesche e insieme alle unità carri del 44° reggimento tornarono indietro[i]. Nonostante il successo iniziale i Tedeschi abbandonarono l’ottima posizione difensiva detenuta (la 1^ compagnia aveva occupato una sporgenza a sud e a est della strada 114). Il Tenente Cords (Comandante della compagnia), ritenendo erroneamente di essere stato abbandonato, decise di salvare i suoi uomini facendo arretrare la prima compagnia attraverso il Simeto.
-     Operazioni aviotrasportate
Nihil;
-     Operazioni anfibie/di forze speciali
Nihil;
-     Operazioni aeree
Nihil;
(b)     16 luglio
-     Operazioni terrestri
Dopo la sconfitta riportata nel primo attacco, le forze inglesi decisero di lanciare il successivo attacco nella corso della notte. All’una del 16 fu lanciato il secondo attacco dalla fanteria leggera “Durham” per la conquista del ponte. Inizialmente, gli artiglieri inglesi impegnarono le forze tedesche in un fuoco intenso di circa un’ora e,  successivamente, due compagnie dell’8° reggimento di fanteria “Durham” riuscirono a guadare il fiume e a raggiungere una posizione sicura sulla riva settentrionale del fiume, cogliendo i Tedeschi di sorpresa. Ben presto la fanteria leggera ebbe anche il controllo dell’estremità nord del ponte. Secondo il piano, una volta conquistato il ponte il resto del battaglione assieme a una squadra del 44° reggimento carri avrebbe dovuto attraversarlo immediatamente e costruire una testa di ponte per circa un chilometro verso nord. Ma, ancora una volta, gli apparati ricetrasmittenti inglesi non funzionarono e venne perso il momento decisivo per portare un attacco in profondità alla linea difensiva tedesca. I Tedeschi avevano così avuto il tempo di reagire e ricacciarono indietro l’assalto portato dai carri Sherman del 44° reggimento. Nel frattempo, la fanteria inglese si servì della copertura di un fossato che correva ai lati della strada 114 e dopo aver percorso parecchie centinaia di metri, uscì allo scoperto ingaggiando un duro scontro con le forze tedesche presenti. In mezzo ai vigneti la fanteria leggera “Durham” e i paracadutisti tedeschi ingaggiarono un combattimento furioso, con scontri corpo a corpo;
-     Operazioni aviotrasportate
Nihil;
-     Operazioni anfibie/di forze speciali
Nihil;
-     Operazioni aeree
Nihil;
(c)      17 luglio
-     Operazioni terrestri
Nella notte tra il 16 e il 17 luglio arrivarono altri rinforzi ai Tedeschi dal 4° reggimento paracadutisti (4°FJR), che si trasferì nelle posizioni lungo il Fosso Bottaceto, per aiutare i genieri oramai decimati (furono raggiunti più a ovest anche da altri elementi provenienti dal Gruppo Shmalz).
Il terzo attacco degli inglesi incominciò all’una di notte del 17 luglio, dopo che il 6° e il 9° battaglione di fanteria leggera “Durham” avevano attraversato il fiume con facilità. Ma quando la fanteria tentò di avanzare verso Nord, i Tedeschi le contesero ogni metro di terreno. Seguì un combattimento ancora più aspro e un intero plotone del 6° battaglione andò perduto, così come anche la compagnia “A” del 9° battaglione, che perse un plotone.
Poco dopo l’alba, i Tedeschi lanciarono un contrattacco appoggiato con carri armati che fu arrestato dal fuoco dell’artiglieria. Gli inglesi avevano il supporto di 9 carri Sherman e la battaglia infuriò per tutta la giornata. Gli scontri più cruenti si svolsero in mezzo ai vigneti dove gli uomini del Cap. Fassl centrarono altri 3 Sherman. Alle prime luci del giorno, il campo di battaglia era ricoperto dei corpi dilaniati dei morti e dei morenti. La scena era così atroce che il Cap. Fassl[ii] riuscì a concordare un temporaneo cessate il fuoco con gli inglesi per far dare assistenza ai feriti di entrambe le parti.
Per i Tedeschi il 17 luglio rappresenta un punto di svolta, in quanto si resero conto che ormai la tenuta del ponte era impossibile. Decisero pertanto di farlo saltare con camion carichi di esplosivo ma, fortunatamente per gli Inglesi, i tentativi fallirono.
I carri armati inglesi ben presto arrivarono su buona parte delle posizione dei Tedeschi, che si stavano ritirando a nord, per cercare scampo nel Fosso Bottaceto. Le perdite da entrambe le parti furono notevoli, gli Inglesi ritenevano che i Tedeschi avessero lasciato sul campo di battaglia circa 300 morti e che altri 155 uomini fossero stati presi prigionieri, tutti appartenenti alla 1^ Divisione paracadutisti[iii]. Anche le perdite tra gli uomini della fanteria leggera “Durham” furono ingenti: 120 per il 6° battaglione e 100 per il 9° battaglione.
Il 17 luglio, dopo tre giorni di accaniti combattimenti, la testa di ponte della 50^ Divisione si estendeva per un chilometro a Nord del ponte di Primosole. Ebbe così fine la battaglia del Ponte;
-     Operazioni aviotrasportate
Nihil;
-     Operazioni anfibie/di forze speciali
Nihil;
-     Operazioni aeree
Nihil


[i]A drop too many, cit. pag. 184.
[ii]Il Cap. Fassl fu intervistato successivamente da Helmut per The battle for the Primosole bridge, cit. parte II.  
[iii]Kirkman D., Sharpshooters at War, Pan Books Ltd, 1965,pag.234.

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