(a)
15 luglio
- Operazioni
terrestri
Alle 7.30 cominciò nuovamente la battaglia per la
conquista del ponte con l’appoggio del 24° e 98° reggimento di artiglieria da
campagna inglese che cominciarono a sparare sulle posizioni tedesche.
Trenta minuti dopo ebbe inizio l’attacco inglese, con
l’avanzata lungo la strada 114 delle prime truppe del 9° reggimento di fanteria
leggera “Durham” appoggiate dai carri Sherman
del 44° reggimento carri.
Gli uomini del 9° reggimento di fanteria
vennero falciati dal fuoco delle mitragliatrici tedesche e insieme alle unità
carri del 44° reggimento tornarono indietro[i].
Nonostante il successo iniziale i Tedeschi abbandonarono l’ottima posizione
difensiva detenuta (la 1^ compagnia aveva occupato una sporgenza a sud e a est
della strada 114). Il Tenente Cords (Comandante della compagnia), ritenendo
erroneamente di essere stato abbandonato, decise di salvare i suoi uomini
facendo arretrare la prima compagnia attraverso il Simeto.
- Operazioni
aviotrasportate
Nihil;
- Operazioni
anfibie/di forze speciali
Nihil;
- Operazioni
aeree
Nihil;
(b)
16 luglio
- Operazioni
terrestri
Dopo la sconfitta riportata nel primo
attacco, le forze inglesi decisero di lanciare il successivo attacco nella
corso della notte. All’una del 16 fu lanciato il secondo attacco dalla fanteria
leggera “Durham” per la conquista del ponte. Inizialmente, gli artiglieri
inglesi impegnarono le forze tedesche in un fuoco intenso di circa un’ora e, successivamente, due compagnie dell’8°
reggimento di fanteria “Durham” riuscirono a guadare il fiume e a raggiungere
una posizione sicura sulla riva settentrionale del fiume, cogliendo i Tedeschi
di sorpresa. Ben presto la fanteria leggera ebbe anche il controllo dell’estremità
nord del ponte. Secondo il piano, una volta conquistato il ponte il resto del
battaglione assieme a una squadra del 44° reggimento carri avrebbe dovuto
attraversarlo immediatamente e costruire una testa di ponte per circa un
chilometro verso nord. Ma, ancora una volta, gli apparati ricetrasmittenti
inglesi non funzionarono e venne perso il momento decisivo per portare un
attacco in profondità alla linea difensiva tedesca. I Tedeschi avevano così
avuto il tempo di reagire e ricacciarono indietro l’assalto portato dai carri Sherman del 44° reggimento. Nel
frattempo, la fanteria inglese si servì della copertura di un fossato che
correva ai lati della strada 114 e dopo aver percorso parecchie centinaia di
metri, uscì allo scoperto ingaggiando un duro scontro con le forze tedesche
presenti. In mezzo ai vigneti la fanteria leggera “Durham” e i paracadutisti
tedeschi ingaggiarono un combattimento furioso, con scontri corpo a corpo;
- Operazioni
aviotrasportate
Nihil;
- Operazioni
anfibie/di forze speciali
Nihil;
- Operazioni
aeree
Nihil;
(c)
17 luglio
- Operazioni
terrestri
Nella notte tra il 16 e il 17 luglio arrivarono altri
rinforzi ai Tedeschi dal 4° reggimento paracadutisti (4°FJR), che si trasferì
nelle posizioni lungo il Fosso Bottaceto, per aiutare i genieri oramai decimati
(furono raggiunti più a ovest anche da altri elementi provenienti dal Gruppo
Shmalz).
Il terzo attacco degli inglesi incominciò all’una di
notte del 17 luglio, dopo che il 6° e il 9° battaglione di fanteria leggera
“Durham” avevano attraversato il fiume con facilità. Ma quando la fanteria
tentò di avanzare verso Nord, i Tedeschi le contesero ogni metro di terreno.
Seguì un combattimento ancora più aspro e un intero plotone del 6° battaglione
andò perduto, così come anche la compagnia “A” del 9° battaglione, che perse un
plotone.
Poco dopo l’alba, i Tedeschi lanciarono un
contrattacco appoggiato con carri armati che fu arrestato dal fuoco
dell’artiglieria. Gli inglesi avevano il supporto di 9 carri Sherman e la battaglia infuriò per tutta
la giornata. Gli scontri più cruenti si svolsero in mezzo ai vigneti dove gli
uomini del Cap. Fassl centrarono altri 3 Sherman.
Alle prime luci del giorno, il campo di battaglia era ricoperto dei corpi
dilaniati dei morti e dei morenti. La scena era così atroce che il Cap. Fassl[ii]
riuscì a concordare un temporaneo cessate il fuoco con gli inglesi per far dare
assistenza ai feriti di entrambe le parti.
Per i Tedeschi il 17 luglio rappresenta un punto di
svolta, in quanto si resero conto che ormai la tenuta del ponte era
impossibile. Decisero pertanto di farlo saltare con camion carichi di esplosivo
ma, fortunatamente per gli Inglesi, i tentativi fallirono.
I carri armati inglesi ben presto arrivarono su buona
parte delle posizione dei Tedeschi, che si stavano ritirando a nord, per
cercare scampo nel Fosso Bottaceto. Le perdite da entrambe le parti furono
notevoli, gli Inglesi ritenevano che i Tedeschi avessero lasciato sul campo di
battaglia circa 300 morti e che altri 155 uomini fossero stati presi
prigionieri, tutti appartenenti alla 1^ Divisione paracadutisti[iii].
Anche le perdite tra gli uomini della fanteria leggera “Durham” furono ingenti:
120 per il 6° battaglione e 100 per il 9° battaglione.
Il 17 luglio, dopo tre giorni di
accaniti combattimenti, la testa di ponte della 50^ Divisione si estendeva per
un chilometro a Nord del ponte di Primosole. Ebbe così fine la battaglia del
Ponte;
- Operazioni
aviotrasportate
Nihil;
- Operazioni
anfibie/di forze speciali
Nihil;
- Operazioni
aeree
Nihil
[i]A drop too many, cit. pag. 184.
[ii]Il
Cap. Fassl fu intervistato successivamente da Helmut per
The battle for the
Primosole bridge,
cit
. parte II.
[iii]Kirkman D., Sharpshooters at War, Pan
Books Ltd, 1965,pag.234.