Considierazioni sulla campagna di Russia
Lettera diretta il 15 novembre 1941 dall’Intendenza del
C.S.I.R. allo Stato Maggiore dell’Esercito, nel quale risulta chiaramente
lumeggiata la contrastata questione:
“…Non conosco le
cause che hanno indotto il comando tedesco a ridurre da 25 a 15 i treni che
mensilmente potranno essere inviati al C.S.I.R., come pure non conosco i motivi
che hanno indotto codesto S.M. all’accettazione pura e semplice di tale fatto.
Il problema dei trasporti ferroviari, affrontato da mesi, non ha ancora trovato
una soluzione ed anzi oggi è ricondotto all’origine, senza che i successivi
insistenti interventi abbiano dato un frutto qualsiasi. Infatti l’Intendenza il
13 settembre chiese l’inoltro di un treno al giorno oltre il Dnjepr; glie ne fu
garantito prima uno ogni due giorni da Q.U.2 del comando sud, poi 25 al mese
dal comando Supremo tedesco, peraltro ridotti subito a 20 dal Q.U.2, infine
ridotti ancora a 15 dal comando Supremo tedesco. Ad onta delle riduzioni le
promesse non furono mantenute. Infatti nel periodo 15 settembre - 15 novembre
sono giunti 25 treni, mentre secondo gli impegni di Uman del Q.U.2 (13
settembre) e quelli successivi del Comando Supremo tedesco, nelle stesso
periodo di due mesi ne avrebbero dovuto giungere 40. Oggi, coi 15 treni al
mese, si è tornati esattamente al punto di partenza di due mesi fa.
Ovvio che queste
continue variazioni impediscono l’attuazione di qualsiasi piano organico di
preparazione e di trasporto e tutte le previsioni sono annullate.
Il ritardo
nell’arrivo dei treni ha portato poi alla conseguenza che materiali che
occorreva distribuire alle truppe fin dall’ottobre, si sono accumulati a
Dnjepropetrovsk e non è possibile farli proseguire causa l’arresto dei
trasporti automobilistici, dovuto al mal tempo. Ed altri materiali necessari al
C.S.I.R. per lo svernamento sono ancora in Italia e giungeranno, quando non ce
ne sarà più bisogno....-
…In conclusione
chiedo allo S.M. Esercito che interessi d’urgenza il comando supremo perché
ottenga da quello tedesco l’impegno definitivo a far affluire al C.S.I.R. 25
treni al mese, con attuazione immediata, ad eccezione dei treni ospedale,
trasporto truppe e di quelli previsti per lo sgombero delle basi logistiche
arretrate.
…Contemporaneamente
insisto presso la parte germanica in loco perché assegni al C.S.I.R., non
appena riattata la ferrovia Dnjepropetrovsk-Stalino, una media di 20 vagoni al
giorno, per lo spostamento in avanti dei magazzini”.
E’ da tener
conto che sui rifornimenti ferroviari incidevano anche la necessità di
trasbordo (di cui i tedeschi profittavano per realizzare furti in grande stile,
facendo sparire talvolta interi vagoni) ed i continui rimaneggiamenti dei treni
che per strada dovevano alterare più volte la loro composizione originaria.
Cito, ad esempio, un treno munizioni, giunto a Krivoirog incompleto ed inutilizzabile
perché erano stati avviati altrove i vagoni che portavano gli elementi del
colpo.
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