(1)
La battaglia per il ponte di Primosole – cronologia
degli eventi
(a)
11 e 12 luglio
- Operazioni
aviotrasportate
Il feldmaresciallo Kesserling[i],
ricevuti i rapporti inerenti la difficile situazione della Divisione “Goering”
dopo lo sbarco degli Alleati, ordinò al Comandante (Cte) della 1^ Divisione
paracadutisti, Gen. Heidrich, di inviare con urgenza rinforzi alla stessa.
Intorno alla mezzanotte dell’11 luglio fu messo in allerta il Col. Heilmann
(Cte del 3°reggimento paracadutisti tedeschi - Fallschirmjager FJR - della 1^
Divisione paracadutisti di stanza ad Avignone, Francia) che con il suo
reggimento avrebbe dovuto costituire la punta avanzata di uno specifico
rinforzo[ii] da fornire alla Divisione
“Goering”. Il Col. Heilman, unitamente ad un ristretto numero di collaboratori
(il Cap. Stangenberg e il Cap. Specht) partì alle 5 di mattina del 12 luglio da
Avignone alla volta di Catania. Atterrato all’aeroporto di Catania, il nucleo
riuscì a individuare con immediatezza una zona di atterraggio per le truppe in
arrivo (a est della strada 114, tra i fiumi Gornalunga e Simeto). Gli uomini di
Heilmann, circa 1400 paracadutisti, atterrarono in Sicilia alle ore 18.15 circa
del 12 luglio (senza peraltro incontrare alcun tipo di resistenza da parte
della aviazione e/o unità contraerei nemiche) e si avviarono verso Lentini,
dove avrebbero dovuto porsi sotto il comando del Col. Shmalz[iii]. Una volta raggiunta
Lentini (circa alle 20.00), il 2° battaglione del reggimento fu inviato a
Francofonte per colmare la breccia che era stata creata tra le unità della Divisione
“Goering” che difendevano Vizzini e il gruppo di Shmalz che era a Lentini;
- Operazioni
terrestri
Sulla collina di S. Demetrio, che domina
la parte sud del fiume Simeto, si trovavano la 162a e la 163a batteria
del XXX gruppo da 149/35 nei pressi delle masserie San Paolo e Codadivolpe, cui
si affiancava il campo trincerato di bivio Jazzotto, alla confluenza della
s.s.144 da Lentini con la s.p.385 da Caltagirone.
Il ponte era munito alle due estremità
di posti di blocco, ognuno dotato di due fortini ed altrettanti pezzi anticarro
47/32.
A nord del fiume, dopo 4 km, il Fosso
Buttaceto intersecava il rettifilo con funzione d’ostacolo anticarro. Lo
precedevano, sulla destra, la 276a batteria del CXLIV gruppo da
305/17 ed a sinistra, ma un paio di km all’interno, la più meridionale delle
molte batterie contraerei italo-tedesco, poste a protezione delle piste ove era
schierata l’aviazione da caccia dell’asse.
In quanto alle unità di fanteria, la
loro presenza era scarsa nell’area, basandosi esclusivamente su due compagnie
del XII btg. Mitraglieri, la 553a e la 554a schierate tra
l’ultima ansa del Simento ed il retrostante boschetto, insieme ad un paio di
compagnie del 372° btg. Costiero che presidiavano il fronte verso mare.
- Operazioni
anfibie/di forze speciali
Nihil;
- Operazioni
aeree
Nihil;
[i]Comandante
in capo delle forze tedesche nello scacchiere Sud.
[ii]Il
piano di rinforzi prevedeva anche un battaglione mitraglieri e una compagnia
radiotelegrafisti. Successivamente si sarebbero unite anche dei genieri, il 4°
e 5°reggimento. paracadutisti e unità anticarro.
[iii]Comandante
del gruppo tattico basato su due battaglioni del 115° Reggimento Panzargranadier della 15^ Divisione Sizilien,
un battaglione carri Tigre e varie unità di supporto provenienti dalla
Divisione Hermann Goering.
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