(1)
I Quadri, le
forze, i mezzi italiani
(a)
I Capi, gli SM, i
Quadri
Il 25 maggio del 1943 il generale d’armata Alfredo
Guizzoni era stato nominato al comando delle Forze Armate di Sicilia[i]
(ossia della 6^ armata).
Il comando delle FA della Sicilia dipendeva dal
Comando Gruppo Armate “Sud” (S.A.R. il Principe di Piemonte) e dallo Stato
Maggiore dell’Esercito. Il Comandante delle FA della Sicilia oltre al compito
di organizzare la difesa dell’isola, aveva attribuzioni di ordine
amministrativo che si estendevano a tutte le attività civili nel territorio di
sua giurisdizione, che comprendeva la Sicilia e l’estrema punta della Calabria.
Erano ai suoi ordini organismi militari e civili per i quali aveva come
referente l’Alto Commissario per la Sicilia, il prefetto Testa che aveva alle
proprie dipendenze i Prefetti delle nove provincie siciliane.
Le forze armate presenti nell’isola comprendevano:
-
il XII corpo
d’armata (gen. Mario Arisio) e il XVI corpo d’armata (gen. Carlo Rossi)
rispettivamente aventi giurisdizione sul territorio ad ovest e ad est di una
linea che tagliava l’isola in direzione nord sud, ad est di Cefalù e ad est di
Licata;
-
il Comando
Militare Marittimo Autonomo della Sicilia (ammiraglio di squadra Barone);
-
il Comando
Aeronautica della Sicilia (gen. Monti);
-
le Piazze
Militari Marittime di Messina - Reggio Calabria, Augusta – Siracusa e di Trapani;
-
Comando Difesa
Territoriale e Difesa Contraerea Territoriale (gen. Perugi).
Le forze germaniche erano costituite dalla divisione
Sizilien (col. Baade) e successivamente nell’ultima decade di giugno del 1943
anche della divisione Goering.
In complesso, in tutta l’isola, la forza delle unità
italiani ammontava a circa 170.000 uomini e quelle delle due divisioni
tedesche, inizialmente a 22.000 e al 10 luglio a 28.000 uomini. Si trattava in
totale di 198.000 uomini.
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