Le origini del conflitto
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Gli antefatti
Il 10 giugno del '40 Benito Mussolini annunciò
l'ingresso in guerra dell'Italia accanto all’alleato tedesco con cui, anni
prima, aveva siglato il patto d’acciaio. La decisione di Mussolini arrivò dopo
che le truppe di Hitler avevano conquistato Polonia, Finlandia, Danimarca,
Norvegia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e si apprestavano ad invadere la Francia.
Dal 1940 al 1942 le truppe dell’Asse sembravano avere la meglio sugli Alleati.
All’ingresso degli
Stati Uniti d’America (dopo l’attacco a Pearl Harbor del 7 dicembre del 1941),
le sorti del conflitto cambiarono per l’Asse italo-tedesco.
Dopo la sconfitta di
El Alamein in Nord Africa e di Stalingrado in Russia, iniziò la
contro-offensiva degli Alleati.
Il 1943 sarà l’anno
dell’inizio della disfatta per Hitler e Mussolini: la morsa a tenaglia
organizzata dagli Alleati – fronte russo e fronte africano – metteranno in
crisi la macchina da guerra nazista.
Lo sbarco in Sicilia
era stato ideato dagli Inglesi sin dal 1941. Infatti, i generali del primo
ministro inglese Churchill avevano già a quel tempo progettato l’attacco e
l'occupazione dell’Isola senza poi dare seguito al piano. Dopo la presa di
Tunisi e la fortunata campagna in Nord Africa, nel giugno del 1943 si rendeva
necessario conquistarla ed utilizzarla per la loro aviazione.
Sul versante italiano, la possibilità –
ancorché considerata improbabile - di uno sbarco nemico in Sicilia ed
un’analisi delle modalità e dei luoghi dove lo sbarco sarebbe potuto avvenire
fu considerata e vagliata da parte degli ufficiali superiori italiani
nell’autunno del 1941[i].
Si tentò, pertanto, di apprestare, “senza
tanta convinzione”, uno schema difensivo, ma le numerose indecisioni e
polemiche interne allo stesso comando sul valore teorico e pratico dello schema
di difesa ne condizionarono fortemente lo sviluppo.
D’altronde, come affermava un promemoria
del 16 ottobre 1942 per il Capo di Stato Maggiore Generale stilato dall’Ufficio
Operazioni del Comando Supremo, era «improbabile
l’eventualità di sbarchi in grande stile sulle coste d’Italia»[ii].
I fatti andarono, come
noto, molto diversamente da come ipotizzato: nel maggio del 1943 l’aviazione
alleata cominciò a bombardare la Sicilia.
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