Master di 1° Livello in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960

Master di 1° Livello  in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960
Iscrizioni aperte. Info www.unicusano.it/master

Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944

Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944
Società Editrice Nuova Cultura, Roma 2014, 350 pagine euro 25. Per ordini: ordini@nuovacultora.it. Per informazioni:cervinocause@libero.it oppure cliccare sulla foto

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venerdì 30 maggio 2025

I Carabinieri: Nella Italia occupata, invisi a tutti. Gli esordi. I La Deportazione di Roma del 7 Ottobre del 1943 e Salvo d'Acquisto.

 

Nel quadro degli eccidi in Toscana dal 1943 al 1945 di cui daremo ampio conto nel volume successivo a questo un posto particolare spetta ad un episodio che assume aspetti estremamente significativi: la fucilazione da parte tedesca di tre carabinieri della locale Stazione nell'agosto del 1944. Questo episodio è sintomatico del dramma, un dramma nel dramma, che hanno vissuto i Carabinieri in questo periodo non certo facile della vita sociale e della storia del nostro paese.

 

La situazione generale era di estrema difficoltà da tutti i punti di vista: dal punto di vista dell'ordinamento militare, dal punto di vista della situazione politica, dal punto di vista della situazione personale e dal punto di vista delle relazioni interpersonali.

 Tutto il portato della tradizione dell’Arma, era una stella polare per ogni Carabiniere, ma riuscire a mantenere la rotta desiderata era di estrema difficoltà per le situazioni contingenti. La prima che andiamo ad analizzare è quella detta dal comportamento della Germania in Italia e del suo esercito all’indomani della firma dell’Armistizio. Senza entrare in merito alla questione armistiziale, a premessa occorre dire che sarebbe stato molto più opportuno per i tedeschi cercare di convincere l’alleato a schierare le otto divisioni che stanziavano inutilizzate al di là delle Alpi, e almeno qualcuna di esse schierarla in Sicilia. Certamente una forte presenza tedesca nell’Isola a fronteggiare uno sbarco alleato sarebbe stata determinate, Se poi si considera che le forze italiane con l’aiuto di poche unità paracadutiste ed aerotrasportate germaniche fatte affluire all’ultimo momento erano a un passo a rigettare le forze sbarcate nella costa meridionale tra Agrigento e Gela e che la Battaglia di Primo Sole dimostra quanto si era vicini ad un passo dalla vittoria. La campagna di Sicilia dimostra che gli alleati, potevano essere respinti con una presenza tedesca superiore. Questa mancanza di visione strategica da parte di Berlino mentre la Gran Bretagna era via via “occupata” da centinaia di migliaia di soldati statunitensi, è all’orine di come poi le poche forze non inviate costringe la Germania ad inviarne un numero di gran lunga maggiore. Il grande desiderio di arrivare ad un negoziato, mai confessato, ma realmente perseguito fin dal 1942, con gli Alleati per arrivare ad una pace favorevole, non si realizzò anche per le considerazioni di cui sopra. Forse anche per questo mancato obiettivo strategico l’atteggiamento della Germania nei confronti dell’Italia è improntato a rancore, disprezzo, ed ogni sorta di giudizio negativo, di cui fecero le spese per primi i loro alleati in Italia, i fascisti.

L’esercito tedesco, ed in generale il popolo tedesco, era animato da furore teutonico contro quello che consideravano un tradimento vero e proprio: l’uscita dalla guerra dell'Italia, un’uscita perpetuata con l’inganno ed il raggiro. Dopo aver più volte, all'indomani della caduta del fascismo il 25 luglio 1943, da parte del governo Badoglio e del vertice politico militare succeduto al a Mussolini ed al Partito Nazionale fascista, affermato la volontà di continuare la guerra a fianco della Germania, in apparente segreto intavolava trattative segrete con gli alleati.

La famosa “calda estate del 1943” aperta dall’incontro di Feltre il 20 luglio 1943, tra Hitler e Mussolini, incontro che dimostra la considerazione che i nazisti avevano per il fascismo italiano e per le esigenze italiane nel luglio del 1943. Praticamente non fu ascoltata nessuna delle richieste che Mussolini avanzò al suo alleato tedesco. Hitler, che a livello personale mostrò sempre una ammirazione per Mussolini, che considerava quasi un suo Maestro, a Feltre non concesse nulla. Mussolini non riuscì nemmeno a profferir parola, ovvero a chiedere lo sganciamento dell’Italia dall’Alleanza da attuarsi in comune di comune accordo.

Il fallimento di Feltre fu la sua condanna. Se Hitler era favorevolmente ben disposto verso Mussolini tutto il vertice nazista era al contrario contro sia esponenti fascisti italiani sia contro L'Italia in genere, I Germania le considerazioni negative e le accuse erano tante, la più importante delle quali era quella che il 25 luglio 43 nessun fascista difese non solo Mussolini caduto in mano ai suoi avversari ma tutto il fascismo sia come voi movimento politico che come regime. Nessuna opposizione armata, nessun combattimento, in pratica una resa senza condizioni. Queste accuse all'indomani della proclamazione della Repubblica Sociale Italiana, divennero le linee guida e la base dei rapporti che si avranno dal settembre del 43 fino al 45 tra i tedeschi e gli italiani. Un rapporto di sudditanza del neofascismo che si ebbe in tutti gli aspetti della vita politica e della conduzione della guerra. In questo contesto il comportamento dei tedeschi nei confronti dei loro alleati fascisti fu sempre altezzoso, di disprezzo, con a base sempre il tornaconto germanico.

Vedremo di seguito i criteri che l’Esercito tedesco adotto in Italia nella conduzione della guerra, all’origine delle violenze e delle stragi che costellano tutto il periodo della loro presenza in Italia.

 

I Carabinieri si trovarono quindi ad operare con un elemento tedesco ostile agli italiani a qualunque parte essi appartenessero compresi i neonati fascisti repubblichini 

 

Su piano interno i neonati fascisti repubblichina erano, per loro natura, ostili ai Carabinieri in quanto era nota la loro fedeltà al Corona e a Casa Savoia in particolare; questo era un dato oggettivo frutto della conoscenza e della tradizione che l'Arma aveva in Italia-

 Per chi voleva scardinare le fondamento dello Stato e fondarne uno totalmente nuovo, da Regno a Repubblica, certamente non poteva prendere in considerazione i Carabinieri, come loro alleati

Pertanto i rapporti tra i Carabinieri rimasti nel territorio della Repubblica Sociale Italiana erano improntati a diffidenza e circospezione. Il neofascismo poi, era dominato dagli estremisti del partito, moti emarginati nel ventennio, che adesso trovavano l’occasione di ritornare in auge.

Il segretario generale del Partito Fascista Repubblicano, Pavolini, nel ventennio nella cerca privilegiata del ministro degli Esteri Ciano e di sua moglie Edda Mussolini, si rilevò un acerrimo nemico di Ciano e vide con piacere, anche per assecondare i tedeschi, la sua condanna a morte per tradimento ì. L’estremismo era la connotazione del neofascismo repubblichino.

 

Il processo di Verona, intentato ai cosiddetti “traditori” ne è l’esempio chiaro: fu un unanime processo vendicativo e di rivalsa verso la componente moderata e di regime del fascismo da parte della componente estremista, di cui Mussolini stesso era prigioniero, tanto che non fece nulla per salvare suo genero, Ciano, il padre dei suoi nipoti.

 

In questo contesto di rapporti non si può trascorrere un episodio fondamentale del periodo iniziale della vita della Repubblica Sociale Italiana: la deportazione dei Carabinieri da Roma il 7 ottobre 1943 voluta dal capo delle SS di Roma, Kappler è dai suoi per sgombrare il campo al fine di attuare il grande rastrellamento degli ebrei del 16 ottobre 1943 in cui furono deportati oltre 1000 ebrei romani di cui solo 14 ritornarono.

Con i Carabinieri a Roma questo non sarebbe successo. Infatti l'operazione fu condotta dalla PAI Polizia Africa italiana e da altre componenti la polizia della RSI. I tedeschi, impegnati a fondo sul fronte meridionale, non avevano le truppe per eseguire queste operazioni.

 

Altro episodio significativo che occorre citare è la fucilazione del Vice Brigatiere Salvo d’Acquisto. Assunto oggi a simbolo della situazione di come la popolazione era in balia dell’occupante tedesco, senza nessuna tutela e protezione. Per comportamenti non certo edificanti un gruppo di militari germanici provocarono una situazione in cui uno di loro perse la vita. Il comando tedesco ritenne questo responsabilità della popolazione civile e, pertanto, diede vita ad una rappresaglia rastrellando 22 civili. Accusati di aver provocato la morte del militare tedesco furono condannati a morte.

 

E il canovaccio della maggior parte degli eccidi che si hanno dal settembre 1943 alla fine della guerra: morte di uno o più militari germanici, accuse alla popolazione civile, rappresaglia, rastrellamento, condanna dei rastrellati senza processo, fucilazione

In quel 22 settembre del 1p43 la strage fu evitata per il sacrificio del Vice Brigadiere Salvatore D'Acquisto che si autoaccusò dell’accaduto. Il comando tedesco, pur consapevole della estraneità per evidenti motivi del Vice Brigadiere Salvo d’Acquisto ai fatti lo fucilarono lo stesso.

Salvatore d’Acquisto e la sua fucilazione sono il prototipo del comportamento dell’esercito tedesco, della assenza di qualsiasi presenza a difesa di inermi civili e del ruolo che anche individualmente i Carabinieri scelsero per essere fedeli a sé stessi. 

 

Era iniziata, la “guerra ai civili” da parte di Tedeschi e poi dei Fascisti repubblichini, in cui i Carabinieri, invisi sia agli uni che agli altri, scelsero di stare dalla parte dei “civili”. Il rastrellamento del 7 ottobre a Roma, Salvo D’Acquisto agli albori della guerra di liberazione, sono i prodomi di scelte che portarono poi a Fiesole nell’agosto 1944.

 Massimo Coltrinari

 Progetto 2024/1 

 

 

 

 

martedì 20 maggio 2025

Rivista QUADERNI n.1 del 2025 GENNAIO MARZO 2025


Nota redazionale: (massimo coltrinari, direttore)

Numero dedicato nelle sue pagine di apertura, dopo l’Editoriale del Presidente Magnani  alla Comunicazione del Nastro Azzurro, alla giornata della Donna che cade, come noto, ogni anno l’8 marzo. Si riporta i contributi e la cronaca della consegna dell’Emblema Araldico alla Signora Giovanna Paolone Piermanni, consorte della Medaglia d’Oro al Valore Militare “alla memoria” Sergio Piermanni. A sottolineare questo momento la copertina riporta la scultura “”Le Pagine del Coraggio” scultura predisposta per l’occasione, mentre la IV di copertina è ancora dedicata ad una donna ed ad un suo volume. Questo dopo aver dedicato spazio alla Giornata della Memoria ( 27 Gennaio)

Nella parte “Il mondo da cui veniamo: la Memoria”, Giorgio Madeddu, nel quadro delle ricerche dedicate alla Storia dell’Istituto del Nastro Azzurro, con ampia iconografia, riporta la cronaca della inaugurazione della Via dei Fori Imperiali a Roma nel quadro della Adunata dei Decorati al Valore Militare (28 ottobre 1933); segue in Dibattiti, Manuel Vignola che tratta dell’uso della Medaglia d’Oro come strumento diplomatico e non come ricompensa per atti eroici individuali: quindi, sempre in Dibattiti, Roberto Allegro, ricostruisce la Battaglia di Mortara del 18489, sulla base della sua tesi discussa al Master di Storia Militare Contemporanea. In Archivio, Alessia Biasiolo ci propone uno dei misteri più fitti della fine della guerra, l’Oro di Dongo. Ancora Giorgio Madeddu, dalla Sardegna, ci manda una nota sui 110 anni di esistenza della leggendaria Brigata “Sassari”, come dovuto omaggio a questa Unità delle nostre Forze Armate pregna di valore e tradizioni.

Nella Parte “Il Mondo in cui viviamo: la realtà d’oggi” tutti articoli hanno alla base la Tesi di Master discussa dagli Autori al Master di “Terrorismo e Antiterrorismo internazionale. Andrea Rota, ci parla delle fonti aperte al servizio della sicurezza del paese, Mirko Leone del “ Virtual Human Intelligence”, e Guido Andrea Caironi di un particolare aspetto aeronautico in ambito Guerra Fredda.

Le tradizionali rubriche completano questo numero

Infine, una annotazione sula politica di distribuzione della Rivista “QUADERNI”: l’Indirizzario da questo numero è organizzato su chi ne ha fatto richiesta orale o scritta e chi è impegnato nelle ricerche CESVAM, con le dovute eccezioni; vengono tolti tutti quei indirizzi che erano stati adottati per far conoscere le attività del CESVAM e quindi dell’Istituto del Nastro Azzurro. Sono anche aggiornati le condizioni di abbonamento, come pubblicato in ultima pagina. Decadono tutte le condizioni degli anni precedenti.

 

I di Copertina: Scultura “Le Pagine del Coraggio” della scultrice Paola Grizi, donata al Comune di Potenza Picena in occasione della Giornata della Donna 2025 nel quadro della consegna dell’Emblema Araldico conferito alla MOVM “Alla Memoria” Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Sergio Piermanni alla Sig.ra Giovanna Paolone Piermanni,

IV di Copertina Monica Apostoli, Il Genio “Telegrafisti” nella Grande Guerra. 3° e 7° Reggimento Genio, Roma, Istituto del Nastro Azzurro Centro Studi sul Valore Militare, 2023

Il presente numero è stato chiuso in tipografia il 28 marzo 2025

sabato 10 maggio 2025

Marco Montagnani. Aggiornamento e sviluppo di ricerche e studi sulla vicenda del "Conte Rosso"


 “L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO “CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”.

APPENDICE 01/2025 DEL 01.05.2025

MORTI – DISPERSI – SOPRAVVISSUTI: NUOVO COMPUTO ALL’8 APRILE 2025

 

Nell’ottobre del 2023 l’Istituto del Nastro Azzurro Fra Combattenti Decorati al Valor Militare ha pubblicato, a cura del suo Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM) e per i tipi Archeoares, il saggio di Marco Montagnani, “L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” - 24 maggio 1941”. Oramai pressoché esaurito.

 

 L’Autore vuole divulgare, con cadenza mensile, salvo imprevisti o contingenze, appendici di ciò che per vari motivi non ha trovato posto nell’opera pur essendo interessante, compresi aggiornamenti e correzioni ai suoi contenuti e le novità importanti relative alla tragica storia del Piroscafo.

La sintetica significatività dei suoi contenuti la caratterizza.

 

Chiunque volesse fornire a titolo gratuito materiali per una rubrica*, la cui pubblicazione sarà insindacabilmente valutata dalla Redazione, potrà scrivere all’indirizzo: federazione.asti@istitutonastroazzurro.org allegando la liberatoria che ne autorizza la divulgazione. Detti materiali non saranno restituiti salvo particolari accordi.

www.istitutodelnastroazzurro.org 

comparto CESVAM: ogni 30 di ciascun mese.

inizio:30 aprile 2025

info:quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org

mercoledì 30 aprile 2025

Visualizzazioni Aprile 2025

 Gli accessi per visualizzazione nel mese di Aprile 2025 per questo blog sono stati 237, contro i 177 del mese precedente.,, per un totale dalla apertura del Blog di 68791

domenica 20 aprile 2025

INFOCESVAM N. 1 DEL 2025 Gennaio Febbraio 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

Canale You Tube: ISTITUTONASTROAZZURRO. - CESVAM

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ANNO XII, 61/62/, N. 1, Gennaio Febbraio 2025, 1 marzo 2025

XII/1/951 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 1 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 951 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento

XII/1/952 – Aggiornamento Blog – Sinossi – www.atlanteamerica.blogspot.com. Carte e commenti sulla nuova visione della Amministrazione Trump. Nel mese di febbraio ha avuto 1267 contatti, per un totale di 30 040. I post pubblicati sono 520

XII/1/953 – Questo numero di Infocesvam è dedicato principalmente ai risvolti statistici e alla situazione dei Blog attivi sia storici che geografici che associativi.

XII/1/954 - La sessione di laurea invernale (10 marzo 2025) del Master di 1. Liv. in “Terrorismo ed antiterrorismo internazionale. Obiettivi, Piani Mezzi” si terrà il 10 marzo 2025. Si laureeranno 7 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XII/1/955 Blog www.ilregnodelsud.blogspot.com. ha completato alla data odierna i suoi blog.  È stato trattato il tema del I Fronte della Guerra di Liberazione in vista dell’80 anniversario della fine della guerra di Liberazione

XII/1/957 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 aprile 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 2 del 2025. (Uscita giugno 2025) 

XII/1/958 - Nei 11 blog di Storia nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 3429 (dicembre 2024: 3129) in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente di circa 300 unità pari ad un aumento del 20%.

XII/1/959 – Consegna dell’Emblema Araldico. La Federazione Regionale delle Marche, in collaborazione e su input del CESVAM ha organizzato il 16 gennaio 2925 a Recanati la Consegna dell’Emblema araldico ai congiunti della MOVM Mario Alessandro Ceccaroni.

XII/1/960. A partire da giovedì 8 gennaio 2025 è stato aperto un Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Tale Canale è stato inteso come vetrina dell’Istituto del Nastro Azzurro e presenterà nel primo trimestre 2025 i Quadri componenti il Manifesto del Centenario (vds). I video saranno trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

XII/1/961 – In distribuzione il n. 4 del 2024 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione

XII/1/962 - Nei 11 blog di Storia nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 6433 (febbraio 2025: 3429 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente di circa 3009 unità pari ad un aumento del 1000%., in pratica i contatti si sono raddoppiati

XII/1/963 – Il 27 febbraio 2025 al Museo dei Granatieri Roma è stato presentato il 1 volume “Storia Militare della Guerra Russo-Ucraina.1917 -2014 Volume I, Palladium Edizioni, 2024. Autori Giovanni Cecini e Mirco Campochiari. Il volume entra nelle “Letture” del Master di Politica Militare Comparata

XII/1/964 – Il Blog www.unucispoleto.blospto.com dal 1 gennaio 2025 ha assunto la denominazione di www.informazioneedintelligence.blogspot.com . Tratta degli aspetti riguardanti il contributo alla cultura della sicurezza. Nel mese di febbraio ha avuto 110 contatti, per un totale di 25563. I post pubblicati sono 430

XII/1/965 – Nei 7 blog Associativi e Divulgativi nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 2133 (dicembre 2024: 2132) in totale. In pratica i contatti sono rimasti stabili né in diminuzione né in aumento

XII/1/966 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea si terrà il 10 marzo 2025. Si laureeranno 6 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XII/1/967 - Consegna dell’Emblema Araldico. La Federazione Regionale delle Marche, in collaborazione e su input del CESVAM organizzerà il 1 marzo 2925 a Potenza Picena in occasione della Festa della Donna che cadrà il prossimo 8 marzo la Consegna dell’Emblema araldico ai congiunti della MOVM Sergio Piermanni

XII/1/968 – Il Blog “www.uniformologia.blogspot.com ha avuto nel mese di gennaio 2025 n. 1416 contatti (dicembre 2024 erano stati 1024). Nel mese di febbraio i contatti sono stati 1879. In totale dalla sua apertura i contatti sono stati 12951. La tendenza per questo Bimestre è positiva con oltre 400 contatti più ogni mese.

XII/1/969 - Nei 7 blog Associativi e Divulgativi nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 11863 (gennaio 2025: 2133) in totale. Questo aumento così vistoso è dovuto al numero di contatti registrati per “www.valoremilitare,blogspot.com che ne ha avuto in più 7861 rispetto al mese precedente di 9533.

XII/1/970 - L’esame finale del Corso di approfondimento e specializzazione. in “Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale si terrà il 10 (www.unicusano.it/master)

XII/1/971 - Nei 10 blog di Carattere Geografico e Geopolitico  aggiornamento sinossi dei Master) nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 1890 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente (1667) del 20%.

XII/1/972 - La Presidenza Nazionale con circolare apposita ha chiesto ai Soci eventuali candidature per le cariche istituzionali. La Circolare è stata inoltrata a tutti i componenti del CESVAM.  È stato proposto il Gen Luigi Marsibilio (Federazione di Ancona) con le indicazioni di delega a rotazione agli altri esponenti del CESVAM

XII/1/973 - Il Blog www.valoremilitare.blogspot.com  ha avuto nel mese di Gennaio 2025  n. 1122 contatti (Dicembre 2024 erano stati 1122). Nel mese di febbraio i contatti sono stati 9533. In totale dalla sua apertura i contatti sono stati  205945 La tendenza per questo Bimestre è positiva e si rileva questo dato anomalo che il blog è stato visitato da circa 10000 persone. Riportando l’edizione di QUADERENI ON LINE il dato appare positivi, in chiave di divulgazione.

XII/1/974 – Nei 10 blog di Carattere Storico nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 10474 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente (3726) del 289%.

XII/1/975 - Prossimo INFOCESVAM (marzo- aprile) sarà pubblicato il 1 maggio 2025. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

giovedì 10 aprile 2025

La Campagna d'Italia DalPiano "Asche" alla linea Gustav

 


 

Sul versante tedesco, in quei mesi autunnali del 1943 si raccoglieva i miseri frutti di una politica di alleanza militare miope e limitata quale era stata quella con l’Italia fascista.

La decisione di Berlino di non sostenere l’Italia, ribadita al convegno di Feltre del 19 luglio di Hitler a Mussolini, determinò la caduta del fascismo e quindi, avendo il fascismo voluto la guerra, l’uscita dell’Italia dalla guerra stessa. L’atteggiamento rinunciatario dei tedeschi lo si ebbe anche durante i giorni iniziali della crisi armistiziale. Rommel, comandante delle forze tedesche nell’Italia settentrionale non brillò certo di audacia o di visione strategica generale, assecondando il generale desiderio di ogni tedesco in Italia di avvicinarsi sempre più ai confini meridionali del proprio Paese se non addirittura di ritornare in Germania. L’unico che si oppose a questa generale tendenza fu il maresciallo Kesselring, che in questa situazione doveva abbandonare tutte le forze tedesche a sud di Roma: giocando un po' d’astuzia e un po' d’azzardo, nella constatazione che ormai tutto era perduto, e quindi non aveva nulla da perdere, giocò la carta della resistenza locale generalizzata: da una parte cercando di rendere innocue le forze italiane, dall’altra iniziando a fronteggiare le forze alleate sbarcate. Il disarmo delle forze italiane riuscì in modo egregio, nonostante episodi di valore mostrati da tanti soldati italiani, mancando un piano generale italiano in merito al rovesciamento dell’alleanza. Compreso questo passati pochi giorni dall’armistizio i tedeschi a nord di Salerno non avevano nemici, mentre sul versante adriatico gli Alleati si erano impossessati di Taranto, la principale base navale italiana, intatta e con tutti i servizi in funzione, ed i porti di Brindisi e di Bari, oltre ad una decina di aeroporti. Il deflusso verso nord dei reparti tedeschi stanziati nel meridione via via che passavano i giorni divenne sempre più ordinato e sempre più lento, fino ad arrestarsi verso la fine di settembre. Quando gli alleati entrarono a Napoli il 1 ottobre, Kesserling poteva per constatare che era riuscito ad arrestare gli anglo-americani sulla cosiddetta linea d’inverno che andava dal corso del fiume Volturno fino al fiume Trigno sulla costa adriatica passando per gli Appennini. Contava di tenere questa linea fino al 15 ottobre per poi ordinare un movimento retrogrado pianificato.

La lenta avanzata alleata permise di tenere la linea d’inverno ben oltre il 15 ottobre; i tedeschi ebbero il tempo di terminare gli apprestamenti difensivi della cosiddetta “linea Gustav”. Questa era imperniata sul monte Cairo, preceduta di poco dalla linea Bernhard, denominata anche linea Reinhard. La linea Reinhard in parte coincideva con la linea Gustav, ma si differenziava da quest’ultima essendo tracciata prima dei monti Sammucro, Rotondo, Lungo, Maggiore, La Defensa e Camino. Su questa linea si accanirono nel novembre 1943 la 1a Divsione canadese, che raggiunse Castel di Sangro il 24 novembre 1943, la 34a Divisione statunitense, la 45a, la 3a e la 36a Divisione sempre statunitensi che raggiunsero la linea Gustav all’inizio di dicembre. Nella marcia verso la linea Gustav da notare che il Monte Lungo fu preso d’assalto l’8 dicembre dal I Raggruppamento Motorizzato Italiano al comando del gen. Dapino, assalto che fu respinto, e conquistato una settimana dopo il 16 dicembre sempre dal I Raggruppamento Motorizzato italiano che permetteva di superare la stretta di Mignano ed immetteva le forze alleate nella piana di Cassino, ed investirono le difese della Linea Gustav.

Questa era difesa dal XIV Corpo corazzato al comando del gen. Hube dal LXXXVI corpo corazzato del gen. Herr facenti parte della 10a Armata al comando del gen Vietinghoff.

 

La descrizione geografia della Linea Gustav è interessante a riportare in quanto rileva come la sua articolazione fa emergere che essa è veramente favorevole alla difesa.

 

“La valle del Liri che conduce direttamente a Roma consiste in una depressione ampia 17 km è lunga circa 35 che ha un andamento da est ad ovest parallelo alla costa, circa 20 km all'interno. Verso l'estremità orientale, il fiume Rapido scende dalle montagne per unirsi al fiume Gari, del quale lo stesso Liri è un affluente. Questi tre fiumi divengono ora il Garigliano, che scorre verso sud fino al Golfo di Gaeta in una pianura abbastanza aperta. Il fiume Milfa, che come il rapido discende dalle montagne degli Abruzzi, attraversa un bacino naturale nei pressi di Atina, per poi unirsi al Liri nella parte occidentale della valle. Se in questo intrigo di valli fluviali procediamo ora a tratteggiare le montagne, vedremo che i monti Aurunci, in particolare Monte Maio (940 m) e l'altipiano torno a Castelforte, dominano i passaggi del Garigliano. A nord della valle del Liri, una catena di aspre montagne corre verso sud-ovest partendo dallo spartiacque principale degli Appennini, vicino al Monte Petroso, tra le valli dei fiumi Rapido e Milfa, traversa il monte Cairo e termina a Montecassino. Montecassino, coronato dalla massiccia costruzione del famoso monastero, incombe sulla piccola città che sorge ai suoi piedi, dominando la valle del Rapido a est e la valle del Liri a sud.  

 

La strada statale numero 6 passa immediatamente sotto Montecassino, lungo il margine settentrionale della Valle del Liri. La città di Cassino, a poche centinaia di metri dal Rapido, e già in pianura, e la sua stazione ferroviaria si trova un po' più a sud, dall'altra parte della strada statale numero 6. Dietro la città si leva una collinetta rocciosa di circa 90 metri, la rocca Janicula, coronata dai ruderi di un castello medievale. Questa collinetta che dovrà più tardi essere meglio conosciuta come collina del Castello sembra acquattata ai piedi delle montagne più grandi come un cane da guardia e la sella rocciosa che le unisce costituisce l'attacco della via più breve, anche se più aspra, per salire la montagna dalla città. Una strada carrozzabile sale a zig zag sulle pendici di Monte Cassino, per raggiungere il monastero. Poco prima della cresta questa strada passa dietro una quota caratteristica a forma di cono che guarda la parte sud-orientale della cima, chiamata poi Collina del Boia. Circa 7 km a nord ovest del monastero la catena si innalza fino alla mole del Monte Cairo (1669 m.) oltre a questa quota c'è la collina del Belvedere (720 metri) che domina il torrentello Secco, un tributario del Rapido, e la strada da Sant'Elia a Belmonte e Atina. al Nord la linea Gustav seguiva le montagne che, passando per il monte Cifalco, si innalzano fino al picco sopra Castel di Sangro per continuare poi nel massiccio della Maiella, sul fronte della 8a armata.”[1]

 

Il perno centrale per la difesa di questa linea era ovviamente Montecassino, che permetteva di controllare e dominare le valli del Liri e del Rapido. I tedeschi avevano ben scelto il punto di massima resistenza. Infatti, quando ancora gli alleati erano sul Volturno, il generale von Senger, che tra l’altro era anche un benedettino laico e in questa veste portò in salvo i maggiori tesori dell’Abazia benedettina trasferendoli a Roma, assunse il comando di questa linea di difesa. I tedeschi ebbero tre mesi per fortificarla e preparare ogni sorta di difesa e quasi ogni posizione alla fine divenne inespugnabile. Ricorsero anche a sfruttare ogni risorsa che la natura offriva loro. Infatti a nord allagarono tutta la valle del Rapido; le rive del fiume vennero fortificate e rinforzate con filo spinato, oltre a disseminare migliaia di mine in scatole di legno, per impedirne la ricerca con i metal detectors da parte degli alleati. In pratica si creò uno scenario da prima guerra mondiale, con posizioni fortemente organizzate a difesa, che dovevano essere attaccate frontalmente dalla fanteria, con l’appoggio, in questo caso, oltre che della artiglieria anche dell’aviazione tattica.

 

Di fronte a questo scenario tattico, nasce l’idea dell’aggiramento e quindi di sbarchi dietro queste organizzazione di difesa al fine di tagliare ogni rifornimento e quindi farle cadere per manovra. I tedeschi erano ben consci di questa opportunità e, in vista di questa azione alleata, avevano tenuto alla mano le principali forze mobili, pronte ad accorre lì dove vi era bisogno, anziché fortificare ogni tratto di costa potenzialmente utile a sbarchi, diluendo così le proprie forze. L’iniziale sorpresa che subirono con le forze sbarcate ad Anzio era quindi prevista, a loro bastava avere due-tre giorni di tempo per organizzare la difesa e contenere l’azione alleata. Sono i giorni cruciali di Anzio, quelli che avrebbero deciso il successo e l’insuccesso. Un rischio che i tedeschi dovevano correre in virtù delle scarse forze che avevano a disposizione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



[1] Petacco, A., La seconda guerra mondiale, Roma, Armando Curcio Editore, 1992 , Vol.11, pag. 1366.

lunedì 31 marzo 2025

Attivazione Canale You Tube. ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM




  Giovedi 8 Gennaio 2025 è stato aperto il Canale You Tube dedicato all'Istituto del Nastro Azzurro. Al momento sono previsti interventi settimanali volti a spiegare l'essenza dell'Istituto, ovvero la descrizione  dell'Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valor Militare basato sul Manifesto del Centenario, che riporta "Cosa è stato cosa è  casa fa e cosa farà in sedici quadri


 Titolo: ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM 

giovedì 20 marzo 2025

Rivista QUADERNI n. 4 del 2024 Ottobre Dicembre 2024 34° della Rivista

 


Nota redazionale:

 

Ultimo numero dell’anno 2024, riporta, dopo l’editoriale, l’intervento di presentazione del Calendari0 Azzurro del 2025 dedicato al Valore Militare nella Guerra di Liberazione da parte di Antonio Vittiglio. LO stesso Calendario, creato e predisposto da Antonio Daniele nella sua interezza tipografica.

 

Il Mondo da cui viviamo, la Memoria, in Approfondimenti, Giorgio Madeddu pone alla attenzione generale le sue ricerche in merito alle prime Medaglie al Valore Militare del Regno di Sardegna, sostenendo tesi tanto originali quanto documentate. In Dibattiti, affronto il tema dei Rapporti tra il partito d’Azione ed il partito comunista in piena Guerra di Liberazione, con materiali per approfondire i variegati apporti della sinistra italiana nella nascente democrazia repubblicana. Osvaldo Biribicchi, in Dibattiti, tratta di un argomento dedicato alla Resistenza nell’Alto Lazio con testimonianze di chi allora protagonista degli eventi. In Archivio, Marco Maria Contardi ci illustra, dal punto di vista architettonico, come l’Esercito Italiano curi il patrimonio artistico ereditato dalle scelte derivanti dalle Leggi Siccardi del 1854. Questa parte, infine, si conclude con l’intervento di Davide Corona con un articolo sulla Guardia alla Frontiera, il Corpo confinario esisto dal 1933 al 1946.

 

Il Mondo in cui viviamo, la realtà d’oggi, porta. In “Una Finestra sul Mondo” un contributo di Nicolò Paganelli, utilizzando il sistema parametrale, dedicato a Cuba, mentre Massimo Dionisi, in Geopolitica delle Prossime Sfide, ci proietta già nel nuovo anno con le eventuali minacce che il Giubileo 2025 innesca come derivazione dei conflitti sia nel Mediterraneo che nella instabilità del Sahel. In chiusura, in Scenari, Regioni, Quadranti, tre carte commentate in merito ai rapporti tra Cina e Russia, ed alla presenza di questa in Africa. Le rubriche di chiusura rispecchiano la tradizione della Rivista. Infine da notare che, come conclusione dei 10 anni del CESVAM (25 settembre 2014 -25 settembre 2024) la II e la III Pagina di Copertina della Rivista riporta la Presenza del CESVAM in Rete e l’elenco delle pubblicazioni attivate. Un augurio migliore per questa data anniversaria non ci si poteva aspettare.

(massimo coltrinari, direttore del CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare)

 

 

I Pagina di  Copertina. “Medaglia del Decennale della Fine della Prima Guerra Mondiale (1928).Opera dello scultore Aurelio Mistruzzi, reca l’immagine  di “Roma communis Patria” e nel verso, l’apoteosi glorificatrice del Milite Ignoto

 In base ad un accordo con la S.I.A.M. 8Societa Italina per l’Arte della Medaglia riservò integralmente tutti gli utili della vendita di detta Medaglia a favore dell’Istituto del Nastro Azzirro.

IV di Copertina: I Libri del Nastro Azzurro.

 

 

lunedì 10 marzo 2025

La Campagna d'Italia. La conquista di Napoli e la Winter Line

 


Il 1 ottobre 1943 gli Alleati entrarono a Napoli, e il gen Clark ebbe il suo momento di gloria, anche grazie all’eco che la stampa diede all’avvenimento. Napoli era una città distrutta. Aveva subito oltre 100 bombardamenti aerei di una certa entità, la popolazione alla fame ed in preda ad una situazione igienico-sanitaria preoccupante. Per stessa ammissione dei responsabili alleati, le distruzioni che i tedeschi apportarono al porto ed alle infrastrutture portuali non erano di entità tale da impedire un suo rapido ripristino. Infatti il 24 ottobre, a sole tre settimane dall’inizio dei lavori di ripristino, riuscì ad attaccare la prima nave Liberty con il suo carico. Da quel momento Napoli ed il suo interland divennero una immensa base logistica che sarà la base dell’operazione “Shingle”: tutto quello che sarebbe arrivato ad Anzio veniva da Napoli e tutto quello che partiva da Anzio, anche la popolazione civile che fu presto sgombrata, arrivò a Napoli. La città fu presto attanagliata da due fenomeni, che ancora oggi stanno incidendo nel suo tessuto sociale: il cosidetto “mercato nero” ed il fenomeno della prostituzione volontaria di massa. Il mercato nero, in parte tollerato dalle stesse autorità alleate, servì ad alleviare i bisogni immediati della popolazione, ma favorì il costituirsi di fenomeni di delinquenza organizzata che piantarono solide radici, mentre il dilagare della prostituzione, il cosidetto fenomeno delle “signorine”, ben presto si affiancò al contrabbando di sigarette e di ogni genere di beni economici che nella evoluzione del tardo dopoguerra si trasformò nel fiorente traffico di stupefacenti.

Avendo Napoli alle spalle, con una logistica di tutto rispetto, sostenuta da linee di rifornimento marittime praticamente  al sicuro da ogni attacco nemico, gli Alleati iniziarono  a risalire la penisola.

 

“Verso la fine dell'ottobre del 1943, nella loro avanzata lungo la Penisola italiana, gli alleati (5a Armata americana sbarcata a Salerno e operante sul versante tirrenico e 8a Armata britannica, sbarcata in Calabria e nelle Puglie, procedente lungo il versante adriatico) trovarono la via sbarrata da una forte linea di difesa predisposta dai tedeschi e poggiata su notevoli gruppi montani.

 

Era la cosiddetta “linea invernale” (Garigliano-Sangro) sulla quale i tedeschi avevano schierato la loro 10a Armata, mentre altre forze, costituenti la 14a Armata, erano tenute, di presidio e per la difesa delle coste, nell'Italia settentrionale e in parte dell'Italia centrale.

Poiché, fin dai primi contatti, la resistenza tedesca si dimostrò più forte del previsto, gli alleati pensarono di facilitare il loro piano d’attacco, che aveva per obiettivo Roma, con uno sbarco sul tergo della linea invernale.

L'efficacia di questi sbarchi, di carattere tattico, sulla costa a tergo della linea nemica aveva già destato l'interesse di Comandi alleati fin dalle operazioni finali della battaglia in Sicilia. E, nella loro mente, l'interesse per questa efficacia, andò rafforzandosi dopo lo sbarco di Salerno, quando cominciò ad essere chiaro che i tedeschi miravano a costringere gli alleati ad una lunga e costosa battaglia frontale lungo tutta la Penisola.

Cosicché, poco più di un mese dopo questo sbarco, il Comando del XV Gruppo d'Armate non esitò a proporre al Comandante in Capo delle forze alleate del Mediterraneo una azione anfibia, aggirante, a tergo dell'ala destra dello schieramento tedesco sulla linea invernale, e, fin dai primi di novembre, presso gli Stati Maggiori alleati furono impostati e discussi piani, basandosi sull'impiego di una divisione di fanteria rinforzata da mezzi corazzati.

Si era però ancora nel campo delle discussioni, quando cominciarono a sorgere i primi contrasti circa la G. U. che doveva essere destinata all'operazione.  Escluso  l'impiego  di una delle divisioni che già erano nella Penisola, i pareri si divisero tra coloro che volevano agire con una divisione britannica rinforzata da reparti marocchini, che dal Nord Africa erano in procinto di partire per rinforzare le armate alleate operanti in Italia, e coloro che volevano impiegare la 9a divisione americana che era ancora in Sicilia, in attesa d'imbarco per l'Inghilterra, e che sarebbe potuta  essere rinforzata  da un reggimento dell'82a divisione aviotrasportata. Quest’ultima soluzione sembrò raccogliere le maggiori preferenze, perché, essendo il contingente dello stesso esercito, semplificava il problema logistico, ma fu poi ugualmente abbandonata per ragioni di equipaggiamento.

La questione essenziale, non facilmente superabile, in questo periodo fu comunque la insufficiente disponibilità di mezzi navali per il trasporto  e per lo sbarco del Corpo di spedizione, a causa del trasferimento , ancora in corso, delle forze destinate ad operare contro le forze tedesche schierate sulla fronte Sangro-Garigliano e del loro rifornimento, nonché del progettato spostamento della base dell'aviazione strategica del Nord Africa in Italia, che si intendeva condurre a termine per la fine dell'anno, e dell'ordine di avviamento in Inghilterra di tutti i mezzi navali, comunque disponibili, adatti per trasportare carri armati.

Per avere mezzi da sbarco (di appoggio, anfibi, di assalto, di approdo, speciali, ecc.) furono pertanto necessarie laboriose trattative che si conclusero alfine con la proroga della partenza dal Mediterraneo di una forte aliquota di tali mezzi.

Cosicché, nel piano operativo esposto nella conferenza di Bari dell'8 novembre il Comandante del XV Gruppo d’Armate poté considerare anche un’azione anfibia a sud di Roma, diretta verso i Colli Albani o Laziali, in unione ad uno sbarco aereo ad opera di un reggimento paracadutisti, cioè in complesso un’operazione combinata.”[1]

 



[1] Cfr. Puddu M., Lo sbarco e la battaglia di Anzio”, Roma, Tipografia Artistica A. Nardini, 1956. Pag. 9 e segg.

sabato 1 marzo 2025

ANNESSO BOLLETTINO NOTIZIE ALBO D'ORO N. 2 FEBBRAIO 2025

 

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

 Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM

ANNO III, N. 2, Febbraio 2025, 1  Marzo 2025

 

 III/2/451. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 2 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 451, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM

III/2/452 – Provincia di Fermo. È confermata la notizia che la nuova provincia delle Marche non ha alcun albo d’oro dei Decorati al Valor Militare.

III/2/453 – Provincia di Sondrio. Affidato nel mese scorso a Luigi Marsibilio l’inserimento dati di questa Provincia, alla data odierna sono stati inseriti il 20% dei Decorati della Provincia

III/2/454 – Cruscotto inserimento dati – Home Page Variazione. 1. Albo d’Oro dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1792 ad oggi. Aggiornamento: Albo d’Oro Decorati Italiani e Stranieri dal 1792 ad oggi

III/2/455 – Provincia di Pordenone. Utente Monica Apostoli. Sono stati inseriti tutti i Decorati. Mancano circa 300 motivazioni annesse.

III/2/456 – Provincia di Ascoli Piceno. Utente Claudio Fiori. La ricerca delle fonti procede. L’inserimento dei dati sulla base della fonte in uso è del 20%

III/2/457 -  Provincia di Treviso. L ‘Utente Laura Monteverde ha iniziato inserimento dei Decorati. Fonte definita “Provincia del Piave

III/2/458 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Variazione. 1 Decorazioni Individuali. Aggiunta: Assegnazione Decorazione al Valore di Forza Armata

III/2/459 - Provincia di Frosinone. L’Utente Roberta Bottoni ha inserito il 20% dei Decorati

III/2/460 – Aldo Belvederesi, in accordo con Claudio Fiori, è entrato come utente per la Provincia di Fermo e per la Provincia di Ascoli Piceno

III/2/461 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Variazione 1. Decorazioni Collettive. Aggiunta: Assegnazione Decorazioni di Valore di Forza Armata.

III/2/462 - Il Blog di riferimento per l’Albo d’Oro continua ad essere associazionismomilitare.blogspot.com aggiornato alla data odierna

III/2/463 Provincia di Roma. L’Utente Laura Tomasini ha inserito il 25% dei Decorati di detta Provincia

III/2/464 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Informazioni. Variazione. 1 Guida all’inserimento. Inserito il blog di riferimento: www.associazionismomilitare.blogspot.com

III/2/465 - Utente Carlo Maria Magnani. Alla data odierna risulta aver inserito 8466 (precedente 8266) Decorati

III/2/466 - Sito Albo d’Oro. Home Page. Attivazione nel mese di marzo del comparto Guida all’Albo d’oro Nazionale Decorati al Valor Militare. (Roberto Orioli)

III/2/467 - Alla data odierna sono stati inseriti Decorati per un totale di 43182 unità.

III/2/468 - Nel mese di febbraio le sessioni di lavoro per aggiornamento dell’Albo d’Oro sono state quattro (venerdì 14, martedì 18, venerdì 21 Lunedi 24). La stessa cadenza si pensa di tenerla nel mese di marzo 2025.

III/2/469 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Informazioni. Variazione. 1 QUADERNI ON LINE. Inserito il blog di riferimento: www.valoremilitare.blogspot.com

III/2/470 - La Direttrice della Biblioteca di Ancona anche a gennaio 2025 ha comunicato che non è possibile accedere al Fondo Santini per avere documentazione sul Valore Militare di Ancona. Nel mese di marzo si procederà all’inserimento dei Dati in possesso (Testo Valore Anconetano)

III/2/471 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Informazioni. Variazione Pubblicazioni Inserito il blog di riferimento: www.storiainlaboratorio.blogspot.

III/2/472 - Sito Albo d’Oro. Home Page. Attivazione nel mese di marzo del comparto Guida all’Albo d’Oro Nazionale Decorati al Valore di Forza Armata. (Roberto Orioli)

III/2/473 - Utente Roberta Bottoni. Alla data odierna sono stati inseriti 5050 (precedente 4027) Decorati relativi alle varie provincie, tra cui Vicenza e Frosinone

III/2/474 - Cruscotto inserimento dati – Home Page. Visualizzazione Variazione. Inserito il CANALE YOU TUBE - Per accedere voce ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM.

giovedì 20 febbraio 2025

Save The Date 1 Marzo 2025

 

Save the Date. 1 MARZO 2025 ore 9,30 POTENZA PICENA

La Federazione Regionale delle Marche dell’Istituto del Nastro Azzurro promuove il conferimento dell'Emblema Araldico, su proposta della Federazione Provinciale di Ancona, alla Sig.ra Giovanna Paolone Piermanni, consorte della MOVM Sergio Piermanni 1941. con la collaborazione del Municipio di Picena Picena  e con il Patrocinio  della Commissione per la Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marched, su una idea progettuale del CESVAM- Centro Studi sul Valore Militare.

Info: federazione.marche@istitutonastroazzurro.org

lunedì 10 febbraio 2025

La Campagna d'Italia. l' uscita dell'Italia dalla Guerra

 

.  L’uscita dell’Italia dalla guerra

 

Dal punto di vista degli Alleati, l’Italia come potenza antagonista, non è stata mai considerata una reale minaccia. Fin quando le forze alleate, soprattutto inglesi, operarono da sole in Africa settentrionale, le forze armate italiane riuscirono a tenere testa e soprattutto a portare la minaccia ancorchè potenziale, al Canale di Suez. Le varie offensive in Africa settentrionale, una sorta di pendolo avanti ed indietro, tenevano l’unico fronte aperto della Gran Bretagna con un esercito europeo. L’arrivo di sole due divisioni tedesche portò alla conquista di Tobruck ed una marcia in avanti fino ad El Alamein.  Si rilevava in tutto questo la debolezza della Gran Bretagna che non era in grado da sola a sconfiggere le forze italiane e due divisioni tedesche. La situazione sarebbe rimasta in stallo, se non ci fosse stato l’aiuto concreto degli Stati Uniti. Churchill era a colloqui con Roosevelt quando arrivò la notizia della caduta di Tobruch il 27 giugno 1942 2 la richiesta britannica fu chiara: l’invio in africa settentrionale di 250 carri armati Scherman con i relativi equipaggiamenti e materiali di supporto. La richiesta fu accolta e da questo momento gli equilibri di potenza tra Gran Bretagna e Stati Uniti iniziano ad evolversi, spostandosi a favore di questi ultimi. Churchill sarà molto rammaricato e mostrerà tutto il suo disappunto. Quando nell’autunno dell’anno successivo, sconfitta l’Italia alle conferenze del Cairo ma soprattutto a quella di Teheran, Stati Uniti e Unione Sovietica discuteranno tra loro, mentre a lui è concessa la sola parte del comprimario. La Gran Bretagna aveva perso la leaderschip del mondo e doveva passare la mano, processo questo che avrà una diretta conseguenza sugli avvenimenti di cui stiamo trattando, ovvero in tutta l’operazione di sbarco ad Anzio che dal suo inizio vedeva gli Stati Uniti contrari a quello che consideravano solo una dispersione di forze.

La battaglia di El Alamein, ancorchè una vittoria inglese, è la logica conseguenza di questo processo che avrà il suo epilogo in Africa con la vittoriosa avanzata verso occidente dell’8a Armata al comando di Montgomery che riuscì a togliere agli Italiani la Libia prima, e poi a sconfiggerli definitivamente in Tunisia, maggio 1943. Lo sbarco in Marocco e sulle coste algerine da parte di forze alleate cambiò completamente la situazione in Nord Africa, decretando la ormai fine della presenza dell’Asse nel continente africano. Era il debutto delle forze statunitensi in guerra. Nonostante la vittoria al passo di Kesserine, le forze dell’Asse erano destinate ad essere distrutte. Ormai gli statunitensi stavano prendendo dimestichezza con la guerra ed i loro soldati acquisivano esperienza. L’assalto a Pantelleria che oppose una scarsissima resistenza, era il preludio all’assalto al territorio metropolitano italiano. Lo sbarco in Sicilia prevedibile e previsto, iniziò a mettere a nudo la consistenza dell’alleanza italo-tedesca. Mentre gli statunitensi non esitarono a dare i loro migliori armamenti agli inglesi e a sostenerli in moto massiccio, i tedeschi ebbero un atteggiamento opposto nei confronti degli italiani. IN Africa mandarono due sole divisioni non avendo per nulla una visione strategica di grande respiro. La Sicilia e la Sardegna, minacciate, non videro l’arrivo di nessun reparto tedesco per tempo. IL disprezzo che i tedeschi avevano per i fascisti italiani era tale che non fecero nulla per salvarlo. La presenza di due o tre divisioni tedesche in Sicilia, come le due in Sardegna, sicuramente avrebbe contrastato di molto l’azione alleata e, forse, lo sbarco non sarebbe riuscito, vito che le forze italiane da sole, con qualche reparto tedesco giunto all’ultimo momento erano riuscite ad arrivare a far arretrare le forze alleate quasi alla famosa linea del bagnasciuga. I tedeschi abbandonarono al lor destino sia Mussolini che il fascismo. Quando questo cadde, si meravigliarono di tanta inconsistenza, ma anche qui non diedero aiuto al legittimo Governo italiano per impedire un eventuale sbarco sul continente. E, come naturale conseguenza, l’Italia uscì dalla guerra con l’armistizio del settembre 1943. A questo punto i tedeschi furono costretti a mandare forze in Italia, che prima tenevano ad oziare in Francia e nel nord della Jugoslavia, assumendosi l’onere della difesa di quello che adesso chiamavano il fronte meridionale. Avessero mandato qualche mese prima (maggio giugno 1943) solo la metà delle forze che adesso dovevano impegnare, avrebbero difeso questo fronte meridionale con a fianco le divisioni italiane che sicuramente sarebbero ritornate utili. In più se avessero sostenuto l’Italia, non sarebbero dovuto intervenire né in Grecia, né nell’Egeo, né in Albania nei nel resto dei Balcani, che fino al settembre 1943 erano presidiate da forze italiane. Questa che possiamo definire una vera e propria miopia strategica, che non si riscontra in campo alleato, da un certo punto di vista è uno dei errori più evidenti della condotta della Germania, che non riuscì ad utilizzare al meglio le forze alleate.

L’uscita dalla guerra dell’Italia fu un danno per la Germania, mentre in campo alleato evidenziò in modo chiaro il dissidio tra statunitensi e britannici in merito alla condotta della guerra in generale, e la conferenza di Teheran lo mise bene in luce, e la conduzione della campagna in Italia che per questo dissidio fu una serie interminabile di equivoci, mezze misure, errori e sconfitte di cui Anzio è una somma di tutto questo.

sabato 1 febbraio 2025

ANNESSO Bollettino Notizie Albo d'Oro N 1 Gennaio 2025

 

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

 Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM

ANNO III, N. 1, Gennaio 2025, 1  Febbraio 2025

 

 III/1/426. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 1 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 401, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM

III/1/426 - Utente Carlo Maria Magnani. Alla data odierna risulta aver inserito 8266 Decorati

III/1/427 – Luigi Marsibilio. Provincia di Sondrio. Albo d’Oro della Provincia di Sondrio. Inizio alla data odierna

III/1/428 - Utente Monica Apostoli. Alla data odierna risulta aver inserito 1107 Decorati. Provincia di Pordenone. Lavoro all’80%

III/1/429 -  Provincia di Genova. Esiste la possibilità di un nuovo Utente che inserisca i dati della Provincia. In Coordinamento con altri Utenti della Regione, Manuel Vignola e Nicolò Paganelli.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

III/1/430 – Guida Generale. La Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Questo Corpo Disciolto il 6 Dicembre 1943 aveva le Milizie di Specialità che erano: Confinaria, Ferroviaria, Universitaria, Stradale, Postelegrafonica, Artiglieria da Costa, Artiglieria Contraerea.

III/1/431 – Utente Vincenzo Santoro. Alla Data odierna sono stati inseriti 2556 Decorati della provincia di Catanzaro.

III/1/432 – Provincia di Como, Alla data odierna non si hanno notizie della esistenza di un Albo d’Oro della Provincia.

III/1/433 - Utente Roberta Bottoni. Alla data odierna sono stati inseriti 4027 Decorati relativi alle varie provincie, tra cui Vicenza e Frosinone.

III/1/434 – Corpo Disciolti. Corpo Forestale dello Stato. Esiste dal 15 ottobre 1822 (Regie Patenti del Re Carlo Felice al Decreto legislativo 19 agosto 2016 n.17, quando transita nell’Arma dei Carabinieri

III/1/435 – Provincia di Aosta. Si conferma che la Provincia di Aosta non ha un albo d’oro di pertinenza. Tutti i Decorati sono stati ineriti negli albi d’oro della provincia di Torino.

III/1/436 – Utente Davide Truscello. Alla data odierna sono stati inseriti 3138 Decorati della provincia di Messina.

III/1/437 – Provincia di Sondrio. Nel marzo 2023 affidato ad un utente che non ha proceduto all’inserimento di alcun dato. In data odierna affidato ad altro Utente per inserimento dei Dati Individuali

III/1/438 – Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Per la Mobilitazione per la Guerra in Africa Orientale ha usato il seguente criterio: ai reparti mobilitati si da lo stesso numero dei reparti di mobilitazione aumentati di 100. Esempio: la Legione di Bergamo 14°, diede vita alla 114m Legione  oer l’esigenza A.O.

III/1/439 Utente Alessia Biasiolo- Alla data odierna sono stati inseriti 3019 Decorati relativi alla Provincia di Brescia.

III/1/440 – Provincia di Catania. Sono Stati inseriti i decorati del Albo d’Oro “Gli Azzurri dell’Etna”.

III/1/441 -  Corpo Veterinario Militare. Istituito con R. D. il 27 Giugno 1861Fonte: Del Giudice V. Silvestri A., Il Corpo veterinario militare. Storia.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     

III/1/444 - La Direttrice della Biblioteca di Ancona anche a Gennaio 2025 ha comunicato che non è possibile accedere al Fondo Santini per avere documentazione sul Valore Militare di Ancona

III/1/445- Provincia di Cremona. Sono Stato ineriti tutti i Decorati della provincia sulla base della Fonte “ I Decorati della Provincia di Cremona”

III/1/446 - Sito Albo d’Oro. Home Page. Storia del Valore Militare. A Gennaio 2025 sono iniziati gli inserimenti relativo dedicati ai congressi di Sassari, Torino, Siena, oltre a note riguardanti il 50° Anniversario della Fondazione dell’Istituto  del 1973 a Roma

III/1/447 – Utente Laura Monteverde. Alla data odierna sono stati inseriti 4461 Decorati.

III/1/448 - Il Blog di riferimento per l’Albo d’Oro continua ad essere associazionismomilitare.blogspot.com aggiornato alla data odierna

III/1/449 - Utente Mastrantonio Chiara. Alla data odierna risulta aver inserito 1899 Decorati.

III/1/450 - Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 MARZO 2025.  Precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO  sono,  pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org. Dal gennaio 2024 L’ANNESSO al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo.