Il 2 dicembre 2019
ricorre il ventennale dalla scomparsa del mio caro papà, Pietro Ingicco,
decorato di M.A.V.M., e – anche sull’invito dell’amico Presidente della Sezione
torinese del Nastro Azzurro, Avv. Domenico Baldassarre – sono lieto di
lasciarne un breve ricordo sulla rivista dell’Istituto.
Nacque a Capua (CE) da
Raffaele e Teresa Fusco il 28/6/1916.
Arruolatosi volontario
nella Regia Aeronautica in qualità di Aviere allievo armiere con l’obbligo
continuativo del volo presso la Scuola Specialisti Arma Aeronautica in
Capodichino il 4/4/1935, fu nominato Aviere scelto armiere artificiere, con
anzianità di grado dal 1/11/1935.
Trasferito presso il
Distaccamento Scuola Specialisti A.A. di Capodichino il 18/3/1936 fu inviato in
missione Speciale Oltremare dal 27/1 al 21/12/1937 (guerra di Spagna, campagna
1936-39), e poi riassegnato alla Scuola
Specialisti di Capodichino.
Trasferito il 23/7/1940 al
37° Stormo Bombardamento Terrestre, 116° Gruppo, 276a Squadriglia, di stanza a Lecce, fu promosso
Sergente armiere artificiere con anzianità di grado 1°/10/1940 e Sergente Maggiore
dal 1/10/1941.
Partecipò alle operazioni
di guerra sul fronte del Mediterraneo dal 23/7/1940 al 27/10/1940, sul fronte
greco-albanese dal 28/10/1940 al 23/4/1941, e ancora sul fronte del
Mediterraneo dal 24/4/1941 sino all’8/9/1943.
Per una serie di missioni
a bordo di velivoli da bombardamento viene decorato della Medaglia d’Argento al
Valor Militare, con la seguente motivazione:
Abile
ed ardito sottufficiale armiere, prendeva parte a numerose azioni belliche
prodigandosi per portare il massimo contributo al successo di ogni impresa. Nel
corso di difficili azioni contro importanti obiettivi strenuamente difesi dal
nemico, dava ripetute prove di ardimento e sprezzo di ogni rischio. -
cielo della grecia, ottobre 1940 - aprile
1941 (B.U. 1942, Disp. 2, pag. 60).
Ulteriori decorazioni
conferitegli sono,
-
per la campagna in Spagna, la Croce al
Merito di Guerra e le Medaglie Commemorativa della Campagna e di Benemerenza
per i Volontari di Guerra,
-
per le quattro campagne di guerra 1940-1945, la Croce al Merito di Guerra
(1a, 2a e 3a concessione).
Sbandatosi
in seguito ai tragici avvenimenti verificatisi successivamente all’8/9/1943,
riusciva ad evitare miracolosamente
la deportazione in Germania, eludendo la sorveglianza dei soldati tedeschi alla
stazione ferroviaria di Bologna mentre stava per essere caricato sul convoglio
diretto ai campi di prigionia.
In seguito, procuratisi
“nuovi” documenti di identità, si stabiliva in Piemonte, a Venaria Reale (TO), e
veniva assunto presso lo stabilimento Lancia di Borgo San Paolo a Torino, partecipando
alla occupazione ed alla difesa della fabbrica nei giorni della Liberazione (25-27
aprile 1945).
A conclusione di questo
scritto mi è altresì caro ricordare il “Suo” Comandante della 276a Squadriglia B.T., Capitano (poi Colonnello)
Pilota Filiberto Pomo (Piverone, 1912 - Ivrea,1986), anch’egli decorato di
Medaglia d’Argento, nonché di Medaglia di Bronzo al V.M., che durante la
Resistenza, col nome di battaglia “Noto”, comandò la VII divisione GL (Ivrea-Alto
Canavese). Con altri 12 partigiani partecipò al sabotaggio del ponte
ferroviario di Ivrea, sulla Dora, nella notte tra il 23 ed il 24 dicembre 1944,
facendolo saltare ed evitando un micidiale bombardamento aereo della città che
gli Alleati avevano programmato per interrompere i rifornimenti ai nazifascisti
di materiale bellico proveniente da Aosta, dalla Cogne.
Fu inoltre comandante
della piazza di Ivrea nei giorni della Liberazione e, a guerra finita, entrerà
in Olivetti, diventando capo della selezione operai.
A lui – cui oggi, insieme
con due altri valorosi ufficiali piloti canavesani (Cap. Armando Boetto,
M.O.V.M. alla memoria, e Gen. Ettore Borra, Croce di Bronzo V.M.) è dedicata la
Sezione Ivrea e Canavese dell’Associazione Arma Aeronautica – mio padre rimase
sempre legato da affettuosa amicizia e riconoscenza per averlo sempre
ricondotto a terra sano e salvo al termine di rischiosissimi voli di guerra.
RAFFAELE INGICCO
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