Don Ferrante Gonzaga del Vodice
Figlio del generale principe don Maurizio, due volte
decorato di Medaglia d’Oro nella prima guerra mondiale, uscì sottotenente di
artiglieria nel 1909 dall’Accademia di Torino. Frequentata la Scuola
d’applicazione d'arma e promosso tenente nel 1912, fu assegnato al 5°
reggimento artiglieria da campagna a Venaria Reale. Nello stesso anno partiva
per la Tripolitania al comando della 1a btr. indigena da montagna con la quale
partecipò alla conquista del Fezzan. Rientrato nel 1914 al 5° da campagna e
promosso capitano nell'aprile 1915, partecipava dal maggio successivo alla
guerra contro l'Austria Ungheria al comando di btr., e poi come ufficiale in
servizio di S.M. alla 7ª Divisione di fanteria, riportando due ferite in
combattimento. Ultimata la guerra col grado di maggiore (1918) nel 25°
artiglieria, frequentò i corsi della Scuola di guerra dal 1923 al 1925. Fu
destinato nel 1926 al Comando del C.A. di Roma e quindi al 13° reggimento da
campagna nell’aprile 1927, dove nello stesso anno ottenne la promozione a tenente
colonnello. Trasferito nel corpo di S.M. nel 1929, prestò servizio fino al 1934
al Comando della Divisione di Genova e al C.A. di Firenze. Nel novembre 1935 fu
incaricato del comando del 1° reggimento artiglieria “Cacciatori delle Alpi” e
ne divenne titolare con la promozione a colonnello nel 1936. Dal 1938 al giugno
1940 fu capo di S.M. della Divisione “Acqui” in Merano. Durante la seconda
guerra mondiale comandò l’artiglieria del XIII C.A. e, come generale di Brigata,
l’artiglieria del XXV corpo d’Armata in Albania. Il 10 febbraio 1943 assumeva
il comando della 222° Divisione costiera nella zona di Salerno. Era insignito
anche della medaglia d’argento al valore di marina. Nel novembre 1921, conseguì
la laurea in ingegneria industriale, meccanica, elettrotecnica presso il
Politecnico di Torino.
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