Master di 1° Livello in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960

Master di 1° Livello  in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960
Iscrizioni aperte. Info www.unicusano.it/master

Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944

Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944
Società Editrice Nuova Cultura, Roma 2014, 350 pagine euro 25. Per ordini: ordini@nuovacultora.it. Per informazioni:cervinocause@libero.it oppure cliccare sulla foto

Cerca nel blog

sabato 31 dicembre 2016

venerdì 23 dicembre 2016

Albania "..per non dimenticare"



Il Volume sarà presentato a Tirana - Biblioteca Nazionale
il prossimo 19 gennaio 2017

indicazioni, notizie ed informazioni su
www.internamentoereticolati.blogspot.com
con post in data 23 dicembre 2017 e precedent

mercoledì 21 dicembre 2016

Resistenza dei MIlitari Italiani all'Estero. Convegno all'Istituto Gramsci Preannuncio

Con data provvisoria il 3 febbraio 2017,
 si terrà all'Istituto A. Gramsci di Roma, 
promosso dall'Istituto del Nastro Azzurro 
attraverso il Centro Studi sul Valor Militare 
un convegno dedicato al settembre 19143 in Albania
 dal titolo


Il soldati Italiani in Albania: da occupatori a combattenti per la libertà”
dalla crisi armistiziale alla costituzione del 
Comando Italiano Truppe alla Montagna, 

Oltre ai tre Istituti nominati sarà presente con suoi rappresentati anche l'Ambasciata d'Albania in Italia.

note ed informazioni
www.valoremilitare cesvam.blogspot.com
direttore.cesvam.blogspot.com 


domenica 18 dicembre 2016

La Resistenza dei MIlitari Italiani in Albania. Traccia

Traccia della Bozza del Documento di Impianto del Convegno

 “I Soldati italiani in Albania: da occupatori a combattenti per la libertà””
Dalla crisi armistiziale alla costituzione del Comando Italiano Truppe alla Montagna
 Febbraio 2017

Massimo Coltrinari.

All’indomani della crisi armistiziale del settembre 1943 le forze militari italiane in Albania presenti erano inquadrate nella 9a Armata al comando del gen. Dalmazzo., ordinata su due Corpi d’Armata ( il XXV nel Centro Nord e il IV nel meridione nel del paese; con sei divisioni operative). La consistenza di queste forze assommava a 130.000 uomini, di cui 20.000 componenti la Milizia Fascista Albanese, diventata dopo il 25 luglio, Milizia Volontaria Albanese.

Questi militari, dopo gli eventi del mese di settembre ed ottobre si sono così suddivisi e raggruppati: 78.mila circa rastrellati dai Tedeschi ed inviati nei campi di concentramento in Polonia o in Germania; 6/8 mila rimasero fedeli alla vecchia alleanza o entrando nelle organizzazioni del lavoro tedesche (TODT ed altre) oppure servendo nelle forze armate tedesche in reparti ausiliari, oppre entrando nella Wermacht prestando giuramento al Furher. 8/10 mila uomini riuscirono a rientare in Italia con i trasporti partenti dai porti albanesi per quelli pugliesi in essere fino al 25 settembre 1943, caduta di Cefalonia. 20 mila rimasero in Albania nascosti accolti dalle famiglie italiane ed albanesi, sempre sotto pericolo di essere arrestati dai tedeschi e dai nazionalisti albanesi. Di coloro che salirono in montagna per entrare nella fila della Resistenza circa 3 mia furono inquadrati nelle fila dell’ENLA (Esercito di Liberazione Nazionale Albanese). Costoro potevano essere molti di più, ma sia la volontà albanese, sia la incapacità della logistica di alimentazione del combattente partigiano, lo impedirono .

I militari italiani, seppur privi di ordini, per iniziativa di Ufficiali in comando si raggrupparono nel Comando Italiani truppe alla Montagna (C.I.T.a.M) che fu costituito il 14 settembre 1943 per iniziativa del Ten. Col. Barbicinti, aeronautica militare, comanda te dell’Aeroporto di Schjiack (Tirana). Salito in montagna, zona di Peza, sopra Tirana, con tutti i suoi uomini, Barbicinti stipulò con il Comando dell’ELNA una convenzione militare in cui si sottolinea che qualora fosse giunto in montagna un ufficiale italiano di grado superiore, gli avrebbe ceduto il comando; in detta convenzione furono regolati i rapporti tra italiani ed albanesi di ordine operativo, logistico ed amministrativo. La convenzione rimase in vigore fino alla fine della guerra.

Il 28 settembre giunse a Peza il gen. Azzi e gli uomini della divisione “Firenze” reduci dalla battaglia di Kruja del 22/23 settembre 1943. Il generale Azzi assunse il Comando del C.I.T.a.M, ceduto da Barbi Cinti secondo la convenzione militare. Detto Comando ebbe come vice Comandante il gen., Piccini, che sarà l’ufficiale generale che, armato e in uniforme, rimarrà a combattere i Tedeschi ed i collaborazionisti per tutta la guerra e cederà le sue funzioni il 15 agosto 1945 all’arrivo in Albania della Missione Diplomatica Italiana. Il C.I.T.a.M si ordinerà su tre battaglioni operativi e 10 zone militari ed avrà a meta di ottobre una consistenza organico-operativa come da allegato a, allegato in corso di preparazione.
Il C.I.T.a.M. era alleato all E.L.N.A che, nell’ottobre 1943 contava sulla I brigata Proletaria composta da quattro battaglioni. Di questi., il IV Battaglione era il “Battaglione Gramsci”, composto integralmente da Italiani
Il fronte antitedesco albanese, prima della rottura che avverrà a fine ottobre, poteva contare su una forza combattente ( E.L.N.A., C.I.T.a.M:., forze nazionalisti, del “balli kombetar”, monarchiche ed altre) di oltre 5/600 uomini.

Il Comando tedesco, conscio di questo pericolo, prima riuscì felicemente con trattative a dividere il fronte della resistenza,con gli accordi con i monarchici, i nazionalisti e il “balli bombetta”, che divennero di fatto collaborazionisti, poi lanciando (ottobre 1943 – gennaio 1944) cinque offensive al termine delle quali il Comando della 2a Armata Corazzata a Belgrado potè emettere un comunicato in cui si affermava che il Albania le forze “ribellistiche” antitesche erano state annientate e l’Albania era libera da oppositori.

In realtà, adottando al meglio la tecnica di guerriglia, di fronte alle offensive tedesche le forze dell’E.L.N.A. e del C.I.T.a.M si erano sparpagliate e nascoste, anche se si dovette registrare dolorose perdite come la distruzione dei tre battaglioni operativi del C.I.T.a.M. e per ben due volte del Battaglione “Gramsci”.In primavera (1944) le forze partigiane si radunarono, il battaglione “Gramsci” fu ricostituito e messo la comando di un soldato italiano, Terzilio Cardinali (Medaglia d’Oro al Valor Militare), il C.I.T.a.M. non ebbe battaglioni operativi alle dipendenze e tutti i soldati italiani combattenti andarono al alimentare i battaglioni della costituenda II Brigata Proletaria dell’E.N.L.A. Occorre rilevare che per tutta la durata della guerra nel 1944, l’artiglieria, le armi di accompagnamento (mortai, mitragliatrici ecc.), controcarri e quanto necessitava di un minimo di conoscenza militare ed addestramento era sostenuto nelle file dell’E.N.L.A. da soldati italiani, non essendoci tra gli albanesi nessuno in grado di svolgere questi ruoli. Vi è quindi osmosi tra italiani ed albanesi integrale nella lotta al tedesco.

Nel giugno 1944, dopo che numerosi missioni, attuate con il naviglio sottile della Marina e con la Balkan Air Force che utilizzava il campo di Berane, in Montenegro misero in contatto il C.I.T.a.M con l’Italia, il gen. Azzi e il suo Comando rientrò in Italia, lasciando in loco il gen.Piccini a coordinare e dirigere l’impegno dei soldati italiani.

A Novembre la guerra si concluse con la liberazione di Tirana e con lo sgombero di tutte le forze tedesche dall’Albania. Ogni soldato combattente italiano fu raccolto nel Battaglione Gramsci, lasciando i reparti ove fino ad allora aveva combattuto. Tale battaglione, prima divenne Brigata “Gramsci” poi divisione “Gramsci”. Con questo ordinamento, tutti i combattenti italiani nell’aprile del 1945 furono rimpatriati, in armi, in Italia,(Accordi Palermo-Hocha) ove furono raccolti nel campo di Sant’Andrea, vicino Taranto con l’intendo di partecipare alla guerra di liberazione nelle fila dell’Esercito Italiano, come prassi per tutti i partigiani combattenti. Sopravvenuta la fine della guerra. I partigiani d’Albania furono congedati.

Sulla base del quadro così descritto, occorre mettere l’accento, oltre che sulla parte ricostruttivo-ordinativa, anche sulle motivazioni che sono all’origine delle scelte dei soldati italiani. Scelte che possono essere già individuate nella delusione e dal fallimento del fascismo come regime e come movimento, la fedeltà al giuramento prestato, ‘amor di patria, l’onore militare, la lotta al emico ereditario, il desiderio di por termine a mesi ed anni di guerra, la volontà di rientrate in Patria e in famiglia.

Il quadro così descritto è una bozza di traccia della parte del Convegno che si vuole organizzare con le finalità note, per la parte militare. Lo sviluppo della parte civile, e la successiva traccia completerà il quadro di riferimento del predetto convegno


venerdì 9 dicembre 2016

Siria. Tra passato presente e futuro

OGGETTO. DOCUMENTO DI IMPIANTO. 
SEMINARIO DI STUDI 20-21 GENNAIO 2017 e 17-18 MARZO 2017.


Idea Centrale: individuare e definire i lineamenti per un seminario di studi che dia contenuto alla convenzione tra la Congregazione Internazionale Accademica Templare, d’ora in avanti Congregazione Templare e l’Istituto del Nastro Azzurro CESVAM al fine di sviluppare i contenuti del passato presente e futuro della condizione dei Siriani e dei Cattolici Siriani oggi nell’area conflittuale del Medio Oriente in una prospettiva, al termine della guerra in corso, di un ritorno a casa dei profughi ed emigrati. La attualizzazione dei principi che nel medioevo ispirarono l'impegno dei Templari ,come cavalieri e come militari in un ottica di contestualizzazione di fronte agli impegni ed alle esigenze della società contemporanea. Con particolare riguardo alle popolazioni cristiane ed alla luce del Valor Militare, inteso come strumento che i migliori possono mettere a disposizione dei più deboli

Luoghi e Date: Il seminario di studi si articola in due incontri, che si articolano in due giornate, a Roma ed in un Convegno in Calabria.. Il primo incontro a Roma sarà il 20-21 gennaio 2017 ed il secondo il 17-18 marzo 2017. IL convegno di studi in Calabria nella IV settimana adi settembre 2017
Location: Gli Incontri a Roma si terranno nella Sala Grande della Presidenza Nazionale del Nastro Azzurro, Roma Piazza Galeno 1 – Viale Regina Margherita. Quella del Convegno sarà indicata dalla Congregazione Templare.

Lineamenti del Seminario
Il Seminario si articola in due incontri ed in  Convegno. Gli Incontri si articolano in due tornate, una dedicata alla geografia politico-sociale della Siria ed una dedicata agli approfondimenti di carattere storico.

 Venerdi 20 gennaio  ore 15-19,30 
Contenuti del Seminario I Tornata
Tema:  Il Medio Oriente dal Passato al Presente attraverso la storia del contingente Militare per             eccellenza: I Templari

Articolazione

Saluti del Presidente Nazionale del Nastro Azzurro.Gen. Carlo Maria Magnani
      
Introduzione al tema Seminario Direttore del CESVAM. Gen Massimo Coltrinari
Il perché di questo seminario: un tentativo di coniugare geografia e storia

    
I Intervento  S.E.R. Gran Maestro frà Renato Mollica
                    Storiografia Templare a presentazione dell'Ordine Internazionale Congregazionale                         ”Jacques De Molay”
                        L'impegno attuale dell'ordine per la pace in Siria

II Intervento P. Archimandrita Mtanious Hadad B.S
                    Comprendere la Siria, dal passato al presente
     
Sabato 21 Gennaio  ore 09-12,30           S
Contenuti del Seminario II Tornata

Introduzione del tema Seminario. Rappresentante del CESVAM. Da Designare

I  Intervento   S.E.R. Gran Maestro frà Renato Mollica
                        Il Valore Militare della Cavalleria nell'Evo di mezzo interpretato dall'impegno                              odierno

II Intervento   S.E. Gran Cancelliere frà Giorgio Vizzari
                        Processus contra templarios – presentazione della “Pergamena di Chinon”

III Intervento  Direttore CESVAM Gen. Massimo Coltrinari
                         La tecnologia militare dal 1000 al 1300. Aspetti terrestri

IV Intervento Conferenziere CESVAM Avv. Alfonso Licata
                        La Cartografia dl 300 e Lanzerotto Malocello

  Dibattito e conclusione II Giornata

Venerdi 17 Marzo  ore 15-19,30 
Contenuti del Seminario I Tornata
Tema: Comprendere la Siria: dal Presente al Futuro

Articolazione

Saluti del Presidente Nazionale del Nastro Azzurro.Gen. Carlo Maria Magnani
     
Introduzione al tema Seminario Direttore del CESVAM. Gen Massimo Coltrinari
Coniugare storia e geografia per comprendere il futuro
    
I Intervento Congregazione Templare S.E.R. N.H. Renato Mollica
                        La Congregazione Internazionale Accademica Templare I casi reali del suo impegno                  sul campo

II Intervento P. Archimandrita Mtanious Hadad B.S
                        Comprendere la Siria, dal presente al futuro. Emigrati ed immigrati, il ritorno in              Siria

Sabato 18 Marzo. ore 09-12,30           S
Contenuti del Seminario II Tornata
Tema: Comprendere la Siria: dal Presente al Futuro. Immigrati ed emigrati,ritorno in patria.

Introduzione del tema Seminario. Rappresentante del CESVAM.

I  Intervento   S.E,R. N.H. Renato Mollica
                        Il Valore Militare nell’evo di mezzo interpretato dall’impegno odierno. La realtà              operativa

II Intervento  Direttore CESVAM Gen. Massimo Coltrinari
                        La tecnologia militare dal 1000 al 1300. Aspetti Navali

III Intervento Conferenziere CESVAM Ten.Col. Gianluca Bonci
                        La Guerra in Siria 2012-2016.Prospettive di soluzione per la conquista della pace.

  Dibattito e conclusione II Giornata


Roma 15 dicembre 2016