APRILIA
Commemorazioni della
Battaglia di Aprilia del 1944
Elisa Bonacini : “Non dimentichiamo chi ha
combattuto per la nostra libertà.”
28 maggio. Sesto anniversario
dell’istituzionalizzazione ad Aprilia della giornata a ricordo degli aspri
combattimenti della seconda guerra mondiale denominata “28 Maggio 1944: la
Battaglia di Aprilia” in memoria dei Caduti. Aprilia città martire per la
liberazione di Roma avvenuta l’8 giugno 1944.
A quel periodo tragico della
storia il Comune di Aprilia ha dedicato una mostra permanente inaugurata
nell’aprile 2013 presso l’auditorium dell’ I.I.S. “C e N. Rosselli”. Dal 2015
il locale è divenuto di competenza del Liceo “A. Meucci” che ne ha richiesto la
rimozione per decisione del Consiglio d’Istituto. Nello stesso comprensorio
studentesco nel febbraio 2014 era stato inaugurato il Memoriale dedicato ad
Eric Fletcher Waters ed ai Caduti senza sepoltura del 1944; promotori
dell’iniziativa l’associazione “Un ricordo per la pace” ed il veterano
britannico Harry Shindler.
Interviene Elisa Bonacini,
presidente di “Un ricordo per la pace” curatrice della mostra omonima nonché
erede della prestigiosa collezione di reperti militari esposti, materiali
ereditati dal fratello Ostilio scomparso nel 1999 ed affidati a titolo perenne
e gratuito alla Città di Aprilia per finalità museali. Nel 2012 fu la
promotrice della giornata del ricordo della Battaglia di Aprilia.
“Nella ricorrenza del 28 maggio –
riferisce la Bonacini- è più grande in me l’amarezza nel vedere la mostra in
quelle condizioni di abbandono; oscurati e transennati reperti di inestimabile
valore storico e simbolico: il sacrificio di milioni di uomini provenienti da
tutto il mondo morti a migliaia nel nostro territorio nel 1944. Nelle uniformi
in mostra l’ “anima” di chi le ha indossate ed il cuore di chi le ha conservate
nel ricordo dei propri cari. Nel 2013 arrivò per il “Museo di Aprilia” un pacco
da Londra con i cimeli di guerra di George Albert W. Ford del Royal Army
Service Corps. Anche Harry Shindler aveva donato le sue mostrine di guerra e
alcune medaglie di famiglia. Loro che hanno combattuto ad Aprilia avevano
creduto nel nostro progetto di pace. Non deludiamoli. Non dimentichiamo chi ha
combattuto per la nostra libertà. Che le Istituzioni intervengano al più presto
per sbloccare la situazione. La mostra merita rispetto e valorizzazione.
Nell’attesa del promesso trasferimento nel centro di Aprilia il Comune prenda
accordi con il Liceo per consentire le visite della cittadinanza e delle
scolaresche.”