sabato 23 febbraio 2013
Omaggio della Comunità Ebraica di Roma a Luigi Poli
Su iniziativa della Sezione di Roma, la Comunità Ebraica dell capitale ha deciso di piantare cinque alberi in onore di Luigi Poli per onorarne la memoria
venerdì 15 febbraio 2013
Di Paola esprime il suo cordoglio per la morte del presidente
''La scomparsa del Generale Poli - afferma una nota - rappresenta una grande perdita per la Difesa e per tutte le Forze Armate. Le sue opere di combattente, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Senatore della nostra Repubblica e Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti delle Forze Armate Regolari nella Guerra di Liberazione, hanno lasciato un segno profondo nella storia delle istituzioni del nostro Paese e, in tutti noi, il ricordo indelebile di un uomo che ha servito le Forze Armate ed il suo Paese con totale dedizione ed incondizionato attaccamento ai valori della Patria''.
Il Cordoglio del Sindaco di Roma per la morte del gen Luigi Poli
Roma, 13 feb. (Adnkronos) -
"Desidero esprimere a nome mio
e dell'intera citta' di Roma il profondo cordoglio per la scomparsa del
generale Luigi Poli, presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti Forze
Armate Regolari Guerra di Liberazione". E' quanto dichiara Gianni
Alemanno, sindaco di Roma.
"Luigi Poli ha rappresentato un punto di riferimento
fondamentale per tramandare la memoria dell'attivita' dei combattenti delle
Forze Armate regolari nei drammatici anni della guerra di liberazione tra il
1943 e il 1945 - prosegue - Fu proprio grazie al sacrificio dei militari, e
primo tra questi il vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D'Acquisto, che le
istituzioni italiane, opponendosi al nazifascismo, decisero di voltare pagina,
gettarono le basi della futura Italia libera e democratica".
"Il lavoro e l'instancabile impegno del generale Poli -
conclude - sono stati veramente contagiosi soprattutto per i giovani i quali,
grazie all'Associazione da lui presieduta, hanno potuto, scoprire e conoscere
pagine memorabili scritte dalle nostre Forze Armate in uno dei momenti piu' bui
e drammatici della storia nazionale".
giovedì 14 febbraio 2013
Mignano Montelungo Ricorda Luigi Poli
MIGNANO
MONTELUNGO – Il generale di Corpo d’Armata e Senatore della Repubblica, Luigi
Poli, presidente dell’Associazione Nazionale Combattenti Forze
Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), si è spento a Firenze all’età
di 90 anni. La sua presenza l’8 dicembre di ogni anno presso il Sacrario
Militare di Mignano Monte Lungo era una presenza costante anche quando l’età e
gli acciacchi lo sconsigliavano di partecipare alla annuale commemorazione
della battaglia di Monte Lungo, dalle cui balze i soldati italiani, al fianco
degli alleati, iniziarono la riconquista del territorio nazionale inquadrati
nel 1° Raggruppamento Motorizzato, prima unità regolare costituita dopo
l’Armistizio dell’8 settembre
1943.
Era presente anche lo scorso 8 dicembre 2012 insieme al
Ministro della Difesa, Ammiraglio Gianpaolo Di Paola.
Il Capo
dello Stato, Giorgio Napolitano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa,
Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, il Capo
di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano, unitamente a
tutte le forze politiche, hanno espresso profondo cordoglio e vicinanza alla
famiglia per la scomparsa del Generale Luigi Poli, già Capo di Stato Maggiore
dell’Esercito ed esemplare figura di fedele servitore delle Istituzioni e di
guida illuminata. Luigi Poli ha rappresentato un punto di riferimento
fondamentale per tramandare la memoria dell’attività dei combattenti delle
Forze Armate regolari nei drammatici anni della guerra di liberazione tra l’8
settembre 1943 ed il 1945.
Fu proprio grazie al sacrificio dei militari, e
primo tra questi il vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, che le
istituzioni italiane, opponendosi al nazifascismo, decisero di voltare pagina,
gettarono le basi della futura Italia libera e democratica.
Il lavoro e l’instancabile impegno del generale Poli sono stati
veramente contagiosi soprattutto per i giovani i quali, grazie all’Associazione
da lui presieduta, hanno potuto, scoprire e conoscere pagine memorabili scritte
dalle nostre Forze Armate in uno dei momenti più bui e drammatici della storia
nazionale.
Capo
di Stato Maggiore dell’Esercito dal 1985 al 1987, il Generale Poli entrò in
Accademia nel 1942, dove, dopo aver frequentato il 1° anno dell’86° Corso
dell’allora Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena, all’indomani degli
avvenimenti dell’8 settembre del 1943, fu protagonista della Guerra di Liberazione.
Nato a Torino il 24 agosto del 1923, il Generale Poli, nella sua lunga e
prestigiosa carriera, ricoprì numerosi incarichi presso lo Stato Maggiore
dell’Esercito e della Difesa. Dall’ottobre del 1969 all’ottobre del 1971
comandò il (ora disciolto) 6° reggimento artiglieria da montagna; dal 1973 al
1975, a Torino, fu a capo della Brigata Alpina Taurinense. Sottocapo di Stato
Maggiore dell’Esercito dal 1979 al 1980 e Sottocapo di Stato Maggiore della
Difesa dal 1980 al 1981. È stato Comandante del 4° Corpo d’Armata Alpino fino
al 1984 prima di assumere l’incarico di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito
che ricoprì da giugno 1985 a maggio 1987. Il Generale Poli improntò tutta la
sua vita, professionale e privata, ai valori militari e allo spirito di servizio
per il Paese. È stato Senatore della Repubblica nella X legislatura, Cavaliere
di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Presidente
dell’Associazione Nazionale Combattenti delle Forze Armate regolari nella
Guerra di Liberazione. Nunzio De Pinto
Messaggio
di cordoglio del Presidente Napolitano per la scomparsa del gen. Luigi Poli
C o
m u n i c a t o
Il
Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la triste notizia
della
scomparsa
del Generale Luigi Poli, ha inviato alla moglie il seguente messaggio:
"Ho
appena appreso la triste notizia della scomparsa di suo marito,
il Generale di
Corpo d'Armata
Luigi Poli,
Senatore della Repubblica e Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al
Merito della Repubblica italiana.
Giovane sottotenente, è
stato testimone dei tragici eventi
dell'ultimo
conflitto mondiale, partecipando con coraggio alla Guerra di Liberazione.
Straordinario esempio di generosa dedizione e di brillante
professionalità, ha servito con
onore le Forze Armate ed il Paese,
fino all'alta
responsabilità della carica di Capo di Stato
Maggiore dell'Esercito. Il suo impegno nelle istituzioni è
proseguito con incessante
passione
quale membro del Senato della Repubblica e quindi quale Presidente
dell'Associazione
Nazionale Combattenti delle Forze Armate regolari nella Guerra di
Liberazione.
In questo momento di dolore, desidero esprimerLe la mia affettuosa
vicinanza".
Roma,
13 febbraio 2013
martedì 12 febbraio 2013
Il talismano non ha funzionato. Il Sen Gen. Luigi Poli è morto
Ieri avevamo messo uno spot in cui volevamo esorcizzare quello che temevamo. Purtroppo il talismano, questa volta, non ha funzionato
Oggi, nel pomeriggio, è arrivata la notizia che il Sen Gen. Luigi Poli non è più con noi.
Eravamo in costante contatto con Firenze per sapere Sue notizie.
Sono stati mesi molto difficili, nel vedere il suo lento decadimento, che ci ha reso sempre più tristi.
A nome
della Direzione della Rivista "Il Secondo Risorgimento", del Direttore Responsabile, Sergio Pivetta, del Vice Direttore, di tutti i collaboratori, e mio personale
esprimo
le più sentite condoglianze alla Signora Poli, a cui stiamo veramente ancora più vicino, e a tutta la famiglia Poli
Massimo Coltrinari,
Direttore
lunedì 11 febbraio 2013
Un talismano per il Presidente
Le notizie da Firenze sulle condizioni di salute del gen. Luigi Poli non sono buone. Intervallando momenti di serenità e di lucidità a periodi di crisi, si è arrivati fino ad oggi. Ogni volta che si apprende del ricovero in pronto soccorso si fanno voti affinchè anche questa crisi possa essere superata senza danni ulteriori. L'ultima volta, tre settimane fa, ci siamo veramente allarmati temendo il peggio. Nel conversare qui a Roma con Alberto, Luigi, Agostina, Federico, Rolando, Osvaldo, Matteo, Stefano, chi più chi meno nell'orbita della Rivista, abbiamo esorcizzato il peggio o con i ricordi o con qualche iniziativa scaramantica. L'ultima è risulta efficace. Abbiamo avuto una idea. In breve si tratta di dedicare al gen. Luigi Poli un numero speciale di "II Risorgmento" in cui si sottolinei la sua grande attività di diffusione e creatore di cultura, sostenendo sempre ogni iniziativa che mostrava spessore culturale. Inoltre, nelle tristi e squallide vicende di questi giorni, il grande apporto e sostegno dato a quella unica e specifica tradizione che i Militari hanno: il Calendario di Corpo. Era un grande piacere impostare l'anno prima i lineamenti dell'anno successivo, che poi si traduceva in ricerche iconografiche, testi e sintesi veramente degne di rilievo, che poi davano anche il via a ricerche anche di interesse specifico, come quella sul Corpo Ausiliario Femminile (CAF) che ebbe vita dal 1944 al 1947 nell'Esercito Italiano, vero "unicum" della Guerra di Liberazione
L'idea di pubblicare le copertine ed i sommari di II Risorgimento ( sono oltre 40 numeri dal 2001, )ed i Calendari, dal 2001 al 2012, che sono altre 20 con gli indirizzi ai soci con la prestigiosa firma del "Presidente", e quella data " Montelungo, 8 Dicembre..........", significativa. Le altre 20 pagine le copertine dei Convegni Roma e di Firenze. Un quadro che crediamo degno di nota. Rimangono tre o quattro pagine, che lasciamo lì, pronte ad essere riempite per seguire direttive di chi è lontano da questo spirito, da questo vivere "Militare", da questa meravigliosa avventura culturale mille miglia. Per poi portare il tutto a Firenze e riuscire a strappare un sorriso al "Presidente"
Questo progetto, varie volte accennato negli scorsi anni di riunire in un unico volume o rivista tutto il lavoro di oltre dieci anni, ed anche quello di pubblicare gli indici della rivista dalla sua nascita nel 1964, ha sempre trovato entusiasta il Presidente. Nel 1999 iniziammo, poi non si ebbe la capacità e le energie per continuare.
Ebbene lo prospettammo come talismano, come si diceva, questa idea nell'ultima crisi e questa fu superata. Ora che viviamo ore di apprensione, quasi appesi ad un filo, la riformuliamo, nella speranza che tutto si rinnovi nella realtà come tre settimane fa.
Un talismano, per augurarci a tutti un pò di fortuna: al nostro Presidente che superi la crisi a noi, che allontani quella cupa aria da medioevo prossimo venturo in cui da vari mesi a questa parte, senza di Lui, siamo ammorbati ed avvolti.
Forza, Presidente!
sabato 9 febbraio 2013
Lo sbarco ad Anzio. 69° Anniversario. Un convegno dedicato agli Italiani
Sabato 26 gennaio, nel quadro delle manifestazioni che il Comune di Anzio ha organizzato per ricordare il 69° anniversario dello sbarco, avvenuto all'alba del 22 gennaio 1944, si è tenuto un Convegno dedicato alla partecipazione degli Italiani a quelle operazioni.
(Il programma è stato pubblicato in www.corpoitalianodiliberazione.blogspot.com)
Il Convegno proposto da Patrizio Colantuono, direttore del Museo dello Sbarco, che ha svolto la relazione introduttiva ha visto la partecipazione del Direttore della Rivista "Il II Risorgimento d'Italia", gen. Massimo Coltrinari, che ha parlato degli aspetti generali delle origini dello sbarco con un ampia sintesi delle ricerche in corso sui motivi che hanno indotto il Governo d'allora ad entrare in guerra e le correlazioni inerenti, formulando una nuova ipotesi dei motivi che hanno indotto gli Alleati a impegnare compagnia di carabinieri reali nella testa di ponte
Il Sindaco di Anzio, la dott. Bonacini, il gen. Marsibilio ed il gen. Spagnoli
Il gen. Marsibilio, vice presidente della Costituenda Sezione Studenti e Cultori della materia della ANC, ha svolto la sua relazione incentrata sulla presenza dei soldati italiani sulla testa di ponte e il loro signicato (in un prossimo post sarà pubblicata), mentre il gen. Goffredo Mancinelli, socio della predetta Costituenda Sezione Studenti e Cultori, ha inviato lo scritto della sua relazione che trattava il ruolo dell'Agente Tompkins dell'OSS a Roma e le sue informazioni, passate al G2 del VI Corpo USA, che hanno salvato la testa di Ponte. Tompkins era forsennatamente cercato da Klapper e Priebke a Roma, e per salvare l'agente americano si sono sacrificati i partigiani italiani di Bandiera Rossa
Il Direttore del Musoe dello Sbarco, Patrizio Colantuono, con intervenuti al convegno
La discussione che è seguita è stata molto interessante, e nelle sue conclusioni il Sindaco di Anzio, nell'apprezzare la collaborazione che va avanti dal 1996 tra Anzio e la Rivista "Il Secondo Risorgimento", ha auspicato un ulteriore impegno in vista del prossimo anniversario, formulando auguri per la salute del Sen. Luigi Poli, a cui si sono uniti gli astanti.
Presente anche il Generale Comandante la Brigata RISTA, che ha il suo Comando ad Anzio e rappresentanti dei Comandi della Guardia di Finanza di Anzio.
(segue)
Nei prossimi post, si pubblicheranno le foto dell'evento, sottolinea la riuscita del Convegno, il 9° della serie.
martedì 5 febbraio 2013
Marika Venezia testimone dell'Olocausto alla "Colomba Antonietti"
Marika Venezia mentre parla ai ragazzi
Il Giorno 29 Gennaio La Scuola "Colomba Antonietti" ha celebrato la Giornata della memoria, dedicando una mattinata alla presentazione e alla illustrazione della figura di Scholm Venezia, un italiano ebreo di Salonicco, arrestato dai tedeschi nel 1944 ad Atene e poi deportato ad Auswichz
E' stata chiama ad illustrae questa figura estremamente significativa la Moglie Marika, che con parole pacate e serene a descritto la sua odissea di sopravissuto al campo di sterminio
I Ragazzi della "Colombo Antonietti" riserbano un grato ricordo a Scholmo Venezia in quanto nel 2003 ha organizzato per loro un viaggio della Memoria ad Auschwitz, con il patrocinio del Comune di Roma e dell'allora sindaco Veltroni. Il film di quel viaggio è stato proiettato,
I brani letti dal volume della testimonianza di Venezia rappresentano la più viva testimonianza di che cosa fosse l'aberrazione nazista della eliminazione di esseri umani. Infatti venezia era addetto al triste lavoro di operare nei forni crematori ed aprire le camere a gas, dopo che le persone erano state uccise.
La Giornata della memoria non deve essere solo un momento celebrativo, ma anche un momento educativo e didattico. I Ragazzi, grazie al Progetto Storia in Laboratorio, ora sono impegnati alla rielaborazione personale di quella giornata con le loro impressioni e commenti. I loro scritti, come da tradizione che dura dal 2006, saranno pubblicati nella Rivista "Secondo Risorgimento" nella rubrica "Storia in Laboratorio a cura delle proff. Daniela Bravi e Maria Teresa Laudenzi.
(chi non desidera ricevere questo spot è pregato di comunicarlo alla e-mail risorgimento23@libero.it)
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