Master di 1° Livello in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960

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Iscrizioni aperte. Info www.unicusano.it/master

Il Corpo Italiano di Liberazione ed Ancona. Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso. 1944

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Società Editrice Nuova Cultura, Roma 2014, 350 pagine euro 25. Per ordini: ordini@nuovacultora.it. Per informazioni:cervinocause@libero.it oppure cliccare sulla foto

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lunedì 21 novembre 2011

Forum dell'Innovazione

ANNUNCIO DI INIZIATIVA ITALO - RUSSA


Con la presente, pensando che possa essere di Vostro interesse, siamo lieti di inviare il Programma provvisorio di una rilevante iniziativa italo-russa che si svolgerà al Palazzo del Rettorato della Università La Sapienza a Roma il prossimo 12-13-14 dicembre 2011.
Si tratta del FORUM ITALO - RUSSO DELL'INNOVAZIONE che è promosso dal Centro di Studi Russi (Direttrice Natalia Fefelova) e dalla Università La Sapienza (ProRettore prof. Antonello Biagini), in collaborazione con Eurispes.
Il Forum intende offrire agli operatori italiani una opportunità di confronto con primari operatori pubblici e privati della Federazione Russa allo scopo di favorire eventuali collaborazioni e partnership future.
Il Programma (provvisorio) prevede una Cerimonia di apertura, il giorno 12 dic., seguita da tre Sessioni, il giorno 13 dic.: una Sessione introduttiva, illustrativa degli strumenti nazionali di supporto alle collaborazioni economiche; una Sessione dedicata allo Sviluppo Industriale Territoriale (articolata in tre Tavoli tematici); una Sessione dedicata ai progressi nel mondo della medicina.
Le relazioni hanno un solo scopo introduttivo per meglio individuare le aree di interesse ed utilità reciproca: il vero obbiettivo del Forum è infatti favorire il confronto diretto e approfondito tra gli operatori italiani e russi.
Con questa iniziativa, il Centro di Studi Russi e la Università La Sapienza intendono aprire uno scenario di approfondimenti e scambi, come contributo al rafforzamento delle opportunità di sviluppo e crescita comuni, per l'Italia e per la Russia. Sono previste, infatti, ulteriori iniziative in questa direzione. .
In allegato sono inviate:

La partecipazione al Forum è libera. Quanti sono interessati a prendere parte sono pregati comunque di dare conferma, via email e fax, al fine di favorire la migliore organizzazione dell'evento.
Antonello Folco Biagini

Pro Rettore per la Cooperazione e i Rapporti Internazionali
Sapienza Università di Roma
P.le Aldo Moro 5, 00185 Roma
T (+39) 06 49913415 49910021

martedì 15 novembre 2011

Il Risorgimento, l'Europa, La Polonia. Tra il mito e la realtà: giornata di studio

Centro di Studi dell’Accademia Polacca delle Scienze a Roma Dipartimento di Culturologia e Linguistica Antropocentrica dell’Università di Varsavia

Giornata di studio:

Il Risorgimento, l'Europa, la Polonia. Tra il mito e la realtà.

Roma, 17 novembre (giovedì) 2011
Centro di Studi dell’Accademia Polacca delle Scienze a Roma, vicolo Doria, 2 (Piazza Venezia)

PROGRAMMA
ore 9.00 Accoglienza e saluto

ore 9.15-11.00 �C Sessione del mattino: Presiede Marina Ciccarini (Università Tor Vergata)

Annita Garibaldi (Consiglio Italiano del Movimento Europeo): Risorgimento e unità europea nel pensiero di Giuseppe Garibaldi

Alberto Mario Banti (Università di Pisa): La nazione italiana nel Risorgimento e dopo l'Unità

Piotr Podemski (Università di Varsavia): Evviva l’Italia con il Santo Padre: il mito popolare di Pio IX

Silvia Tatti (Università ‘La Sapienza’ di Roma): La retorica della sconfitta nella poesia risorgimentale

Pausa caffé ore 11.30-13.00

Fulvio Conti (Università di Firenze): Il culto dei martiri della patria nel Risorgimento e nell'Italia unita

Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia di Viterbo): Memorie e celebrazioni del Risorgimento nell'Italia unita

Andrea Ciampani (Università LUMSA di Roma): Il XX settembre e le origini di un partito cattolico in Italia: da Pio IX a Leone XIII


Pausa pranzo

ore 15.00-17.00 �C Sessione del pomeriggio: Presiede Rita Tolomeo (Università ‘La Sapienza’ di Roma)

Krystyna Jaworska (Università di Torino):Considerazioni sulla partecipazione polacca ai moti del 1848 in Italia

Margherita Verdirame (Università di Catania): La Polonia nelle pagine risorgimentali siciliane

Leszek Kuk (Centro di Studi dell’Accademia Polacca delle Scienze a Roma): I Polacchi come protagonisti della collaborazione italo-slava negli anni ‘40 e '50 dell’Ottocento

Anna Tylusi��ska-Kowalska (Università di Varsavia): La Polonia negli scritti di Niccolò Tommaseo: riflessioni sulla solidarietà italo-polacca ai tempi del Risorgimento

Ore 17,00 : Dibattito e conclusione dei lavori

venerdì 11 novembre 2011

Le Catacombe

Delle catacombe si era persa memoria finchè nel 1578 nella biblioteca apostolica vaticana fu trovato un documento in cui sono menzionate le catacombe di Priscilla (che era la proprietaria del terreno, non una “Santa”).
In epoca romana (erano diffuse sia l’inumazione che l’incenerazione) si poteva sotterrare nei terreni privati a due condizioni 1) fuori delle mura 2) dichiarare la presenza degli spogli presenti nelle proprie proprietà; di essi esisteva un censimento.
Il termine catacombe nasce nel IX secolo a San Sebastiano. Bisogna sfatare due leggende, o dicerie sfatate proprio dagli archeologi = 1) che fossero tutte collegate tra loro } non lo

2) che fossero rifugio durante persecuzioni }erano affatto
Le persecuzioni principali furono:
1) Decio (250)
2) Valeriano (257-8)
3) Diocleziano (305-6)
4) Giuliano l’Agostata (più ridotta)

Dopo Diocleziano, inventore della tetrarchia, il più grande imperatore per la città di Roma fu Masseurio che nei sei anni disegnò (306-312) risistemo tutte le strade consolari, edificò la Basilica, il circo (che non fu mai usato, lungo 510 metri, con carceri, spine un po trasversale, e obelisco ora a Piazza Navona) ed il Mausoleo dove è sepolto suo figlio morto affogato nel tevere a 14 anni.

Masseurio e Costantino erano cognati ma Costantino si disinteressò a Roma e donò alla chiesa il Laterano ricevuto in dote dalla moglie, stabilendosi a Milano.

Le Catacombe a Roma sono: cristiane > uguali nella struttura si

Ebraiche distinguono dai simboli

Miste le ebraiche hanno il candelabro e l’arca

I Martiri, i Santi, ed i Papi furono sepolti nelle catacombe comunitarie non nelle private (es. ipogeo dei valori è privato, ubicato in V.le Manzoni all’incrocio con Via Labicana).

Esse hanno sepolture di questi tipi = loculo, arcosolio, tomba terranea, camera sepolcrale. Il defunto era avvolto in un lenzuolo e murato.

In esse si celebrava il Refrigerium = cena dei familiari in commemorazione del defunto nell’anniversario del suo “dies natalin” (o della morte? ) Tale uso è derivato dai pagani. I martiri vi furono solo prima di Costantino, dopo no.

Nel IV sec. Papa Damaso incoraggia la visita ai morti e nasce così il culto del pellegrinaggio alle tombe dei santi, dei martiri e dei papi. (A Roma non esistevano ancora le grandi Basiliche). Il pellegrinaggio, partendo dalla tomba di Pietro alla necropoli vaticana, toccava i vari siti di testimonianza secondo gli itinerarti:

1) verso destra attorno a Roma

2) verso sinistra attorno a Roma.

Egli scrive poesie e iscrizioni ancor oggi, giuste, visibili a San Sebastiano, in caratteri bellissimi, accurati chiamati filocaliani dall’esecutore Furio Dionisio Filocalo. Alcune sono state ricostruite grazie alle “sillogi darmasiane” e cioè copie esportate dai pellegrini).

Nelle catacombe abbondano le immagini = esse avevano funzione didattica essendo i cristiani analfabeti. Tra gli episodi rappresentati sono più numerosi quelli del vecchio testamento rispetto a quelli den nuovo testamento probabilmente perché le storie remote avevano più fascino rispetto a quelle contemporanee di cui i protagonisti vivevano ancora o quasi.

Le immagini sono costruite da affreschi, brutti rispetto alla contemporanea pittura pagana che è molto raffinata.

Le figure sono riproporzionate = le mani enormi rispetto al corpo ecc. ecc. .

Le immagini primitive parlavano in modo semplice e comprensibile per gli analfabeti.


SIMBOLI usati: Colomba (=pace); Ancora (= valore soteriologico, cioè di salvezza); (Cristogramma = chi e ro più alfa e omega); pesce (= acrostico); pane; grappolo d’uva; a quello (dapprima simboleggia l’anima poi con l’aggiunta della verga simboleggia Cristo); Buon Pastore (derivato da Ermes); Pavoni (= immortalità dell’anima); la Fenice (resurrezione della carne); Mosè che con la verga tocca l’acqua; Lazzaro che resuscita ecc.; Giona mandato a Ninive per convertire i pagani; Giona naufrago che approda su una spiaggia dopo essere stato vomitato dalla balena; Giona sotto un pergolato; ecc. ecc.

La “Fractio Panis” (= moltiplicazione dei pani) si riconosce dal numero delle ceste di pane raffigurate. Esse sono 7 o 12; se le ceste sono di meno o mancano del tutto allora è una semplice eucarestia e non una moltiplicazione dei pani.

Se abbondano gli affreschi, nelle catacombe mancano invece i mosaici poco adatti a resistere all’usura del tempo in quell’ambiente.

SCULTURE= sono rappresentate dai sarcofagi o monolitici o rabberciati. In questi ultimi si nota grande abilità nel nascondere le giunture ad es. con tronchi e rami di albero. I più antichi sono a forma di vasca poi essi diventano rettangolari. Attrezzi usati per lavorarli = scalpello (= panneggi, manti) e trapano (per capelli)

ISCRIZIONI 40.000 censite a Roma eseguite dai FOSSORI o dai lapicidi; sono in genere in latino, pochissime quelle in greco (1:7)

Alcune volte il morto si fa riconoscere per la sua attività. Es. i fossori (=scavatori di catacombe e di tombe) si fanno rappresentare con i loro attrezzi da lavoro= badile, piccone, filo a piombo. Eseguivano anche le iscrizioni, spesso con errori di ortografia. Es. i bottai, i fornai, pescivendoli ecc.

Le catacombe furono in uso fino al VI o VII secolo ma tra il IX e il X i martiri ed i papi furono traslati nelle chiese.

Le fonti per le notizie sono:

- Acta Martirum = atti dei processi romani a carico dei martiri
La copia di tali processi era conservata al Foro.
- CALENDARIO
- LIBER PONTIFICALIS
- MARTIROLOGI
- SACRAMENTALI
- INDEX OLEORUM = presso la tomba dei martiri ardeva lampada accesa – Teodolinda mandò un messo a Roma a prendere un campione di olio da ogni tomba. Ne abbiamo 28.
I cristiani ci tenevano ad essere sepolti accanto ai martiri quasi che la vicinanza significasse protezione particolare, perciò davano la bustarella ai fossori.

(Da Storia in Laboratorio. 2009)