Il Corpo Italiano di Liberazione
Espressione di una Monarchia compromessa con il fascismo e
screditata dalla vicenda armistiziale, il Corpo Italiano di Liberazione non
aveva verso gli Alleati e verso la popolazione alcun credito e peso politico.
In circostanze particolari come quelle guerresche, erano accreditati come
soldati utili e necessari, ma sempre da tenere d’occhio e con la massima
attenzione e vigilanza.
Gli uomini che lo componevano, di diversa provenienza ed
esperienza, erano tutti segnati da tre anni di guerra, carichi dei drammi e
delle tragedie in cui l’Italia era sprofondata. Si aggrapparono, per
sopravvivere, per vivere e per rispettare se stessi, a quei valori ritenuti
utili per costruire un futuro migliore per se stessi, e per la collettività.
Le foto riportano vari momenti di queste scelte e di questo
cammino, per alcuni tratti un vero calvario, condotto con la penuria di mezzi,
espressione della tragedia di una guerra persa, ma finalmente con una diversa
mentalità militare. Per tutti valga Filottrano, in cui, si sottolinea ancora
finalmente, cinque battaglioni italiani affrontarono due battaglioni tedeschi,
in cui uno fu totalmente distrutto. Ed era un battaglione tedesco. Non ci si
affidava più allo “stellone d’Italia” o al valore individuale per conseguire il
successo, ma ci si affidava alla superiorità ed alla forza dei mezzi, oltre che
al valore dei singoli e, soprattutto, all’azione di Comando. Anche qui le foto,
sia dei personaggi in primo piano che lo sfondo parlano un linguaggio quasi
dimenticato, per molti sconosciuto. Rilevano gli uomini che furono gli
antesignani del futuro Esercito Italiano che, nei settanta anni di Repubblica,
ha ripetutamente dato prove positive. Questa
la grande eredità del Corpo Italiano di Liberazione, di cui occorre
tenere memoria.
Le foto sono state tratte dal volume di
Massimo Coltrinari
"Il Corpo Italiano di Liberazione e Ancona"
Il tempo delle oche verdi e del lardo rosso
Il passaggio del fronte: giugno-luglio1944
Roma, Università la Sapienza Società Editrice Nuova Cultura, 2014, pag. 353, e.25, ill.